Critiche al progetto governativo di riforma delle imposte

Critiche al progetto governativo di riforma delle imposte

COMUNICATO STAMPA

Il progetto di legge in materia fiscale presentato dal Governo ed esaminato
dalla Commissione Finanze, riprende in parte il lavoro fatto nella
precedente legislatura dal precedente Esecutivo.

Ma purtroppo l’odierno progetto di legge é stato con una maldestra
un’operazione di taglia e incolla ridotto nella portata e svilito nei
contenuti, mostrando un costrutto nel quale è difficile scorgere degli
obiettivi precisi e coerenti nel campo delle politiche fiscali.

La proposta infatti non è in grado di dare risposte nuove e concrete agli
obiettivi dichiarati dal Governo quali l’equità fiscale, la competitività
del sistema, la chiarezza e la certezza delle norme, la riduzione della
burocratizzazione nel rapporto con il fisco.

Il progetto non affronta alcuni nodi fondamentali quali l’accertamento dei
redditi, il contenzioso fiscale, lo statuto del contribuente e soprattutto
la fiscalità della famiglia; riduce le aliquote dal 19 al 17 ma inasprisce
la pressione fiscale reale; discrimina sul piano fiscale il settore bancario
e finanziario che è strategico per lo sviluppo futuro del paese.

Durante i lavori della Commissione Finanze ho avuto modo di evidenziare la
mancanza di un progetto politico complessivo nel quale la leva fiscale è uno
strumento per indirizzare lo sviluppo e garantire lo stato sociale.

Il progetto di legge presentato dal Governo infatti

1. non interviene sulla delicata materia dell’equità fiscale,

2. non affronta il problema della tassazione dei patrimoni immobiliari
e della situazioni legate al nucleo familiare (famiglie monoreddito con
persone a carico).

Il progetto quindi manca di una visione politica coerente ed è frutto di
compromessi, fra l’altro mal congegnati, fra alleati con visioni eterogenee.

Date le premesse il testo che il Consiglio Grande e Generale esaminerà in
seconda lettura è purtroppo scoordinato, scompensato rispetto alla normativa
vigente, agli accordi internazionali e agli obiettivi di politica economica
dichiarati dall’Esecutivo nel programma di Governo e nelle dichiarazioni dei
vari Segretari di Stato.

Il Gruppo dei Democratici di Centro, gruppo consiliare che intende proporsi
nel proprio ruolo di opposizione con misura e spirito costruttivo, ha
presentato una serie di emendamenti tesi a dare chiarezza e a completare il
progetto presentato.

In particolare gli emendamenti avevano come oggetto la definizione di
stabile organizzazione e di valore normale ed inoltre ha presentato la
proposta di elevare la detrazione fiscale per le famiglie con persone a
carico da euro 100 ad euro 250 con l’obiettivo di intervenire a favore dei
nuclei familiari numerosi. Tali proposte sono state respinte dalla
maggioranza e pertanto il nostro voto complessivo sulla legge è stato
negativo.

La maggioranza ha evidenziato problemi di stabilità e scarsa coesione
interna, infatti dalla votazione finale del progetto di Legge in commissione
è emerso un risultato di parità che ha costretto ad una nuova convocazione
della commissione per la ripetizione della votazione. La figuraccia
rimediata non è un segnale edificante su un argomento, come le politiche
fiscali, sul quale i cittadini prestano molta attenzione e in generale è il
termometro dal quale si misura il grado di salute di una maggioranza
politica.

San Marino, li 13 aprile 2007

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