Csdl di San Marino presente ai Congressi Cgil Emilia Romagna e Marche

Csdl di San Marino presente ai Congressi Cgil Emilia Romagna e Marche

La scorsa settimana si sono conclusi i Congressi provinciali e regionali della Cgil Emilia-Romagna e Marche.

La Confederazione sammarinese del lavoro è stata invitata a presenziare ai lavori ed a portare il proprio messaggio di saluto nei Congressi provinciali e regionali della Cgil Emilia-Romagna e Marche.

“È un’ulteriore dimostrazione delle ottime relazioni tra i sindacati, che fa seguito allo storico accordo per la doppia affiliazione, sottoscritto il 1° settembre scorso, con il suggello del segretario generale nazionale Maurizio Landini”, dichiara la Csdl in un comunicato.

Tale accordo “consente ai lavoratori frontalieri, iscritti a Csdl o Cgil, di essere considerati iscritti anche al sindacato del luogo di residenza, a tutti gli effetti statutari, beneficiando in tal modo dello stesso trattamento, in termini di tutele e servizi”.

La delegazione della Csdl ha ricevuto “una splendida accoglienza da parte dei dirigenti della Cgil e dalla platea dei delegati”: il segretario generale della Confederazione sammarinese del lavoro, Enzo Merlini, “ha ringraziato sentitamente, ricordando in tutti i Congressi che il movimento sindacale sammarinese trae origine proprio dal contributo determinante della Cgl (allora senza la I), quando nel 1920, attraverso una sede distaccata della Camera del Lavoro di Forlì, venne strutturato il primo sindacato a tutela degli operai”.

Pochi anni dopo, così come avvenne in Italia, “l’organizzazione sindacale venne sciolta dal regime fascista”. Nel 1943 “fu fondata la CSdL; quest’anno celebreremo l’80° anniversario della sua costituzione. A chi sostiene che si tratti di retaggi del passato, rispondiamo che l’attualità conferma la necessità di mantenere e consolidare le radici antifasciste, costitutive di Csdl e Cgil”.

E ancora: “Al Congresso della Camera di Lavoro di Rimini, che ha riconfermato Isabella Pavolucci alla segreteria generale, abbiamo sottolineato il fatto che degli oltre 7.000 frontalieri che lavorano a San Marino, la gran parte (circa 5.000) risiede nella Provincia di Rimini. Analogamente, le centinaia di frontalieri sammarinesi lavorano prevalentemente in tale territorio. Ne consegue naturalmente un rapporto particolarmente stretto: ci uniscono non solo i medesimi valori e ideali, ma anche la consapevolezza che è interesse comune lo sviluppo economico e sociale di entrambi i territori, a beneficio di lavoratori e pensionati che spesso sono anche parenti. Ai Congressi della Camera del Lavoro di Forlì e Cesena, che hanno riconfermato rispettivamente Maria Giorgini e Silla Bucci alla segreteria generale, ci siamo complimentati per la decisione assunta di unificare le due Camere del Lavoro, che si concretizzerà entro il 2023: ciò consentirà una maggiore presenza sul territorio e nei luoghi di lavoro da parte delle strutture della Cgil. Si tratta della concreta messa in atto di quanto spesso diciamo, ovvero che gli interessi dei lavoratori devono prevalere su quello dei gruppi dirigenti del sindacato. Al Congresso Regionale dell’Emilia-Romagna, che ha riconfermato Massimo Bussandri alla segreteria generale, abbiamo ricordato la lotta dei lavoratori del settore industriale, che nel 2005 ha consentito di iniziare il percorso di stabilizzazione dei frontalieri, oltre a ridimensionare la proliferazione dei contrati di lavoro atipico”.

Oggi a San Marino “i rapporti di lavoro ampiamente prevalenti sono a tempo indeterminato; quelli a tempo determinato sono comunque più del 18%, vi sono pochissimi casi di Co.Co.Pro e una quantità non ancora resa nota di lavoratori occasionali, i quali però hanno diritto ai medesimi trattamenti economici di tutti gli altri lavoratori”.

Ciò “è stato possibile grazie alla legge che prevede l’efficacia erga omnes dei contratti di lavoro, per cui è importantissima la battaglia che la Cgil sta facendo per ottenere una legge sulla rappresentanza sindacale che impedisca il dumping contrattuale, dovuto anche alla presenza di accordi stipulati da sindacati ‘di comodo’; in proposito, Bussandri ha ricordato che sono circa mille i contratti depositati al Cnel, costituendo una giungla nella quale a perdersi sono evidentemente i lavoratori”.

Le conclusioni del Congresso emiliano-romagnolo Cgil sono state svolte dal segretario generale nazionale Maurizio Landini.

“I tanti passaggi di estremo interesse hanno avuto un unico filo conduttore – sintetizza Enzo Merlini – ovvero la lotta alla precarietà, alla povertà ed alle diseguaglianze, che sono in continua crescita. Landini ha esortato a trovare spazi di collaborazione con tutti i movimenti ed associazioni che si pongono gli stessi obiettivi, sollecitando la politica ad avere come stella polare il perseguimento della giustizia sociale e non gli interessi particolari”.

Dal comunicato della Csdl si apprende che “anche il segretario della Camera del Lavoro di Pesaro-Urbino, Roberto Rossini, e il segretario della Cgil Marche, Giuseppe Saltarelli, sono stati riconfermati per il secondo mandato”.

Il Congresso Nazionale della Cgil “si svolgerà dal 15 al 18 marzo 2023 a Rimini”.

Nel frattempo, o subito dopo, “riprenderemo i rapporti con le Camere del Lavoro emiliano-romagnole e marchigiane limitrofe, anche per dare seguito agli impegni programmatici assunti con l’accordo per la doppia affiliazione dei lavoratori frontalieri”, dichiara infine la Confederazione sammarinese del lavoro.

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