CSdL: Tassa patrimoniale, è solo l’antipasto!

CSdL: Tassa patrimoniale, è solo l’antipasto!

Tassa patrimoniale, è solo l’antipasto! 

 I cittadini costretti a pagare tasse pensantissime, mentre c’è chi evade la monofase e si scialacquano milioni di euro per salvare le banche! Perché non si pubblicano tutti i nomi delle persone o società che non hanno pagato i tributi allo Stato? C’è forse qualcosa da nascondere? Perché non si rendono pubblici i nomi dei soci di tutte le attività e banche presenti in territorio? 

 di Emanuel Santolini  – Funzionario CSdL 

 8 settembre 2013 – Scrivo queste poche righe sulla “patrimoniale” prendendo spunto dalla rabbia molto diffusa che monta tra i cittadini onesti, che dopo essersi costruiti una casa con sacrifici durati una vita, ora si vedono colpiti da imposte pesantissime, che sono conseguenza degli ultimi 30 anni di mala gestione del paese! 

 Un esempio clamoroso, per quanto assurdo, è quello di una pensionata al minimo che è costretta a pagare la tassa, nonostante la sua abitazione rientri negli sgravi, solo perché rea del possesso del garage! È ridicolo! È un bene di lusso un garage di 20 metri quadri?!? 

 Ma la patrimoniale è solo l’antipasto di quello che ci attende. Non dimentichiamoci del fatto che questo Governo ha già avviato l’iter del progetto di riforma della legge tributaria che, come già evidenziato più volte dal sindacato, andrà a colpire solamente i soliti lavoratori dipendenti, i pensionati e tutti quei cittadini che hanno sempre contribuito onestamente dichiarando per davvero il proprio reddito.

 I politici si giustificano dicendo che sono finiti i soldi e che se vogliamo mantenere lo “status quo”, dobbiamo pagare di più. Beh, cari politici, noi abbiamo già pagato per ben due anni l’addizionale “straordinaria”, gli aumenti delle bollette (nonostante non sappiamo quanto costa allo stato la fornitura di acqua, luce e gas), dei bolli, delle polizze assicurative, della revisione periodica dei veicoli (25% di aumento secco!) ecc., mentre le retribuzioni non hanno nemmeno mantenuto il potere d’acquisto rispetto all’inflazione! 

 Io sono stanco di pagare mentre vedo che non esistono progetti per incentivare gli investimenti a San Marino per sviluppare l’economia generale del paese, ma si continua ad assistere allo sperpero di denaro pubblico senza avere in mente altro che la spesa e non la “resa”.

 Noi paghiamo mentre c’è chi evade la monofase ed i governi scialacquano milioni di euro per salvare le banche! In un’impresa produttiva sono i soci che appianano le perdite, altrimenti falliscono!!! Qui invece paghiamo noi con i soldi di tutti! Ed il bello è che dopo tutto non ci si cura nemmeno di creare uno strumento di partecipazione decisionale post salvataggio. 

 Così è una rimessa secca a carico della collettività! Abbiamo tutto il diritto di verificare come vengono utilizzati i soldi dei contribuenti; in altri paesi le risorse date dalla collettività  al mondo finanziario vengono gestiti a scopi speculativi, tutelando solo gli interessi degli speculatori finanziari e non aiutando l’economia produttiva, che è l’unica che può creare posti di lavoro e ricchezza vera. 

 Dove sono finiti gli oltre 180 milioni di euro di monofase evasa? È possibile che tutte le Segreterie competenti, l’Ufficio Tributario, Banca Centrale e la stessa Magistratura siano all’oscuro di tutto? 

 Perché, cari politici, non vi assumete il coraggio della verità nel nome della trasparenza di cui tanti si riempiano la bocca, pubblicando tutti i nomi delle persone o società che non hanno pagato i tributi allo Stato? C’è forse qualcosa da nascondere? Perché non si ha il coraggio di rendere di pubblico dominio tutti i nomi dei soci di tutte le attività e banche presenti in territorio? Qual è il problema se non si ha nulla da nascondere? Me lo si deve proprio spiegare. Tenteranno di raccontarci che lavoreranno con la Commissione Consiliare Finanze per ritoccare le cifre che ci chiedono: non ci dobbiamo cascare!!!

 Dobbiamo rifiutarci di sborsare anche un solo centesimo in più fino a quando non ci sarà un progetto degno di considerazione che crei un sistema davvero equo. Ciò non si può ottenere fino a quando non esisterà un sistema efficace di verifica della capacità di ciascuno di produrre reddito. 

 Si stanno svolgendo in questi giorni le assemblee della CSU e sono in programma altre iniziative per fermare il tentativo del Governo di scaricare unicamente sui lavoratori e i pensionati la crisi. Invito tutti i cittadini onesti a far sentire con molta forza la propria voce, perché chi tace ora, temo, rischia di doverlo fare per sempre…

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