Csdl: Tavolo per lo sviluppo: non bastano i progetti, servono anche i finanziamenti

Csdl: Tavolo per lo sviluppo: non bastano i progetti, servono anche i finanziamenti

La situazione di particolare gravità che da anni sta vivendo il paese, è stata al centro della riunione del Consiglio Direttivo CSdL. La crisi occupazionale ha creato molti casi di povertà tra le persone che hanno perso il lavoro; una realtà che deve trovare urgentemente una risposta attraverso il rilancio dell’economia, l’adozione con urgenza di interventi di solidarietà per i cittadini e le famiglie più in difficoltà, una riforma fiscale equa che recuperi le risorse necessarie da investire nell’economia reale e nello stato sociale.

Il tavolo per lo sviluppo è quella sede dal quale ci si aspetta un contributo decisivo alla ripresa economica. Dalle riunioni del tavolo, finora è scaturita una scaletta di titoli su alcuni settori dell’economia, che devono però essere sostanziati da una serie di progetti concreti. Per la CSdL è fondamentale affrontare il tema del finanziamento dei progetti: in tal senso non si deve escludere la possibilità di un indebitamento dello Stato per finanziarie politiche virtuose in grado di promuovere quei settori dell’economia reale e produttiva in gradi di dare lavoro a chi lo ha perso e ai giovani.

Nelle politiche occupazionali particolare attenzione va posta ad interventi – che si rendono particolarmente urgenti – per i lavoratori a più difficile collocazione, come gli ultra cinquantenni, prevedendo precise forme di incentivo alla loro assunzione e adeguate iniziative di formazione. È altrettanto urgente l’adozione di un fondo di solidarietà per dare un sostegno ai cittadini in maggiore difficoltà e a rischio povertà, attraverso risorse tratte della fiscalità generale.

La CSdL richiama il Governo ad aprire rapidamente il confronto sulla riforma tributaria, che dovrà ripartire dal testo raggiunto lo scorso anno prima del blitz in Commissione finanze, prevedendo i più efficaci strumenti di accertamento dei redditi e dei patrimoni di tutte le categorie. È un passaggio fondamentale e decisivo per dare un futuro a San Marino. Il Direttivo ha poi rilanciato l’allarme sul lavoro nero che sta devastando il mondo del lavoro sammarinese, in particolare in alcuni settori come il turistico-commerciale. Le posizioni irregolari vanno accertate e adeguatamente sanzionate, attraverso controlli puntuali e rigorosi da parte degli organi ispettivi preposti. Tali posti di lavoro vanno trasformati in posizioni di lavoro regolari da assegnare ai disoccupati sammarinesi e residenti.

Ribadito il no alla ricetta prescritta dalla delegazione del Fondo Monetario Internazionale, basata unicamente su tagli indiscriminati allo stato sociale, agli stipendi, alle pensioni. Questa ricetta sta portando al fallimento degli stati, al crollo delle economie, all’impoverimento di larghi strati della popolazione; infatti, abbassando i diritti e le condizioni socio-economiche dei lavoratori, si alimenta la recessione, riducendo la capacità di spesa dei cittadini, che è la linfa che tiene viva l’economia.

In tema di spending review, sul quale la CSU ha allestito uno specifico gruppo di lavoro interno, la CSdL ribadisce la necessità di rivolgere una particolare attenzione agli appalti e alla assegnazione delle opere pubbliche a soggetti privati, dato che sistematicamente si verificano grandi scostamenti di spesa tra i preventivi presentati in sede di assegnazione e la spesa finale. Questa modalità va profondamente rivista, adottando precise regole che impediscano il verificarsi di questi scostamenti, che si traducono in grandi dispendi di denaro pubblico, e utilizzando al meglio le risorse presenti nella stessa Pubblica Amministrazione.

Un riferimento quindi è stato fatte alle iniziative che si stanno organizzando per le celebrazioni quest’anno del 70° della nascita (1943) della Confederazione Sammarinese del Lavoro.

CSdL

 

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