CSU: tagli lineari inaccettabili, stop alla finanziaria

CSU: tagli lineari inaccettabili, stop alla finanziaria

CSU:
tagli lineari inaccettabili, stop alla finanziaria

L’incontro
di ieri con il Governo sui contenuti della Legge finanziaria è stato
assolutamente sconfortante
.

L’Esecutivo
dimostra grande confusione cambiando continuamente le carte in tavola
. Così l’iniziale
decurtazione delle indennità è diventata un taglio lineare dell’1,5% sulle
retribuzioni di tutti i dipendenti pubblici; il pensionamento obbligatorio da
58 è passato a 59 anni; i ticket sanitari spariscono ma vengono tagliati alcuni
servizi dell’ISS.

Il metodo
del Governo è sbagliato e insieme inaccettabile e fa sorgere il sospetto che
voglia trascinare il confronto in maniera inconsistente fino alla votazione in
Consiglio, rendendo così inutile qualsiasi iniziativa del sindacato.

Nel merito, le Federazioni Pubblico Impiego
della CSU
respingono la
logica dei tagli lineari sugli stipendi anche perché si sommerebbero agli
interventi previsti dalla legge tributaria
,
all’aumento dei contributi previdenziali e ad altri paventati prelievi sugli
stipendi pubblici, che porterebbero ad un taglio delle buste paga assolutamente
insostenibili.

Netta poi
la contrarietà riguardo ai tagli previsti al fondo pensioni dei lavoratori
. La legge di bilancio infatti prevede il decurtamento
del contributo dello Stato per oltre 5 milioni di Euro e conferma il prestito
forzoso dell’attivo del fondo pensioni che a questo punto raggiunge i 50
milioni di Euro.

Altra nota
dolente è la totale assenza di un piano di risparmio sul versante degli
appalti,
degli acquisti e delle
esternalizzazioni, mentre una seria politica di spending review dovrebbe
puntare in via prioritaria su questi aspetti della spesa pubblica e sul tema
scottante delle defiscalizzazioni a pioggia.

Le
Federazioni Pubblico Impiego della CSU ritengono gli interventi sulle
retribuzioni dei dipendenti pubblici una proposta punitiva, improvvisata, di
corto respiro
e che crea
fratture controproducenti fra le categorie. Senza peraltro incidere in alcun
modo su costi e sprechi dovuti ad aspetti organizzativi e strutturali.

Le Federazioni non
si nascondono certo le difficoltà del bilancio pubblico e la necessità di
trovare risorse attraverso una politica di razionalizzazione delle spese. Proprio
per questo, invita il Governo a non procedere con interventi sconsiderati ed
estemporanei,
che denotano la mancanza di un serio  progetto di cambiamento del settore pubblico
tante volte enunciato e mai realizzato.

Per questo si chiede al Governo di fermare le bocce e
sottoscrivere un impegno che metta nero su bianco interventi strutturali, tempi
di realizzazione e risultati economici da raggiungere
. In questa direzione il sindacato è pronto fin da
subito ad assumersi le proprie responsabilità ma non esiterà a mettere in campo
tutte le iniziative di protesta se non ci sarà un cambio di rotta da parte del
Governo. 

 

Le
Federazioni Pubblico Impiego

FUPI – CSdL             FPI
– CDLS

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