Cuore controllato con un sms: sperimentazione anche a Rimini

Cuore controllato con un sms: sperimentazione anche a Rimini

Monitorare costantemente il cuore del paziente inviando i dati del pacemaker o del defibrillatore di ultima generazione tramite la linea telefonica da casa al computer dell’ospedale. E’ la nuova frontiera del controllo diagnostico e terapeutico a domicilio di pazienti portatori di pacemaker o defibrillatore automatico (Icd). Tale sistema – che è stato presentato in occasione delle recenti Giornate Aritmologiche Centesi, durante le quali si è tenuto il IX Simposio Internazionale sulle ‘Controversie in Aritmologia Clinica’ – presto sarà attivo presso l’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale ‘Infermi’ di Rimini, diretta dal dottor Giancarlo Piovaccari. Si chiama Carelink, e sarà attivato, inizialmente, su una decina di pazienti del territorio.

‘La grande novità di Carelink – sottolinea il dottor Marco Marconi, responsabile del laboratorio di Elettrofisiologia (nell’ambito dell’Unità Operativa di Cardiologia) dell’Ospedale di Rimini – è il fatto che consente di sostituire alcune delle visite alle quali i pazienti portatori di defibrillatori o pacemaker si devono sottoporre periodicamente presso gli ambulatori ospedalieri, con visite del tutto equivalenti ma senza doversi spostare dal proprio domicilio’. Con questo sistema, infatti, il cardiologo può accedere immediatamente ai dati del paziente sul CareLink Website, mentre il paziente può visualizzare il monitoraggio del proprio cuore a casa propria sul CareLink Monitor, sia per episodi sintomatici, sia per controlli di routine o straordinari decisi dal centro.

‘Questo procedimento è di grandissima utilità anche nelle situazioni di emergenza – continua il dottor Marconi –: in queste situazioni il dispositivo può inviare automaticamente un sms sul cellulare del cardiologo che viene così immediatamente avvertito del problema’.

Carelink, però, è molto utile anche per il follow up di routine, programmato dal medico a scadenze prefissate e grazie al monitoraggio continuo la terapia può essere modulata in base alle reali e momentanee necessità del paziente, che si sente più sicuro. Il sistema, che non è più sperimentale, è già attivo per circa 800 pazienti in Italia con defibrillatore e l’Ospedale di Rimini sarà fra i primi in Italia e in Europa ad utilizzare il sistema specificamente per i pazienti portatori di pacemaker.

Cosa sono Defibrillatori e pacemaker?

Come è noto, il pacemaker artificiale sostituisce in caso di bisogno il ‘pacemaker’ naturale (cioè quella piccola massa di tessuto presente nella parete dell’atrio destro) nella gestione della frequenza cardiaca che viene regolata da impulsi elettrici emessi dal pacemaker stesso. La necessità di ricorrere al dispositivo artificiale è sempre in aumento: oltre 900mila pazienti nel mondo si sottopongono ogni anno ad impianto di pacemaker (50mila nel nostro Paese). I defibrillatori impiantabili, invece, sono dispositivi salvavita che entrano in funzione non appena si verifica un’aritmia ventricolare, vero e proprio evento fatale ed improvviso, neutralizzandola con una scarica elettrica ed evitando così l’arresto cardiaco. Differentemente dai pacemaker, che hanno la sola funzione di stimolare il cuore che ha un ritmo troppo lento (bradicardia), i defibrillatori erogano uno shock o stimolano il cuore per riportare il normale ritmo cardiaco nei pazienti in cui quest’ultimo abbia subito un’accelerazione pericolosa,

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