Da Biella riaffiora e si allarga lo scandalo dell’evasione Iva su auto di lusso attraverso società della Repubblica di San Marino.
Spiega il comando provinciale della Guardia di Finanza: ‘al centro della truffa c’è un noto autosalone del biellese, che operava attraverso un sistema di interposizioni fittizie nelle transazioni commerciali tra i fornitori comunitari e gli acquirenti italiani, oltre che sull’emissione di fatture false. ‘
Continua il rapporto: ‘questo comportamento criminoso non si è interrotto nemmeno dopo l’inizio della nostra attività ispettiva, perché i responsabili della frode hanno costituito due nuove società ubicate nella Repubblica di San Marino, dove l’Iva sugli acquisti di auto usate è solo dell’8,5%, che erano gestite da un prestanome argentino, ma in realtà direttamente riconducibili ai titolari dell’azienda biellese che era sottoposta a controllo‘ (da La Voce di Romagna-San Marino).
Tito Masi, Segretario di Stato all’Industria
aveva promesso ancor prima di entrare nel governo, lotta dura alle
alle società fasulle a cominciare da quelle del settore auto.