Secondo Gilberto Dondi di Il Resto del Carlino, la caccia a Giulio Lolli, per il fallimento della Rimini Yacht, ormai si concentra nei Caraibi.
18 gli inquisiti, fra cui un generale della Guardia di Finanza poi suicidatosi.
Agli arresti domiciliari sono finiti in sei: si tratta di quattro finanzieri, due colonnelli (Massimo Parpiglia e Enzo Digiovanni) e due marescialli, e di due ex consulenti della Rimini Yacht.
Le Fiamme gialle sono accusate di corruzione perché, secondo gli inquirenti, avrebbero ammorbidito una verifica fiscale sulla società di Lolli in cambio di soldi.
Tanti soldi. Almeno 100mila euro, già pagati, più altri 200mila da saldare a cose fatte. Più altri benefit: cene e squillo pagate, sempre secondo l’accusa, dal munifico Lolli.
Il quale, prima di sparire, avrebbe distratto milioni di euro dalle casse di Rimini Yacht per portarli prima a San Marino e poi chissà dove.
Forse proprio ad Antigua o Santa Lucia, località esotiche di cui tanto si è parlato in estate per ben altre vicende. Sono paradisi non solo naturali, ma soprattutto fiscali. Il sospetto degli investigatori è che Lolli abbia nascosto lì il ‘tesoretto’.
meteo di N. Montebelli