Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino: Operazione Staffa. Per l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso anche Livio Bacciocchi potrebbe spostarsi da Rimini / Camorra, Napoli vuole gli arrestati / Marika Carcas, segretaria della società di recupero crediti Ises, è stata trasferita ieri
Il prossimo 13 ottobre è fissata l’udienza al tribunale del Riesame
Operazione “Staffa”: Napoli vuole i “suoi ” detenuti. Ieri Marika Carcas, segretaria della società di recupero crediti Ises, tra le 28 persone raggiunte da ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’i nchiesta di Napoli sui legami tra la camorra e il Titano, è stata trasferita al carcere partenopeo di Santa Maria Capua Vetere : per il prossimo 13 ottobre è fissata l’udienza al tribunale del Riesame di Napoli, come richiesto dal suo legale Massimiliano Orrù. Intanto, si profilano altri viaggi alla volta di Napoli, come quello dell’avvocato Livio
Bacciocchi che, secondo gli inquirenti, avrebbe avuto ruolo centrale nel riciclaggio dei denari dei clan camorristici che facevano capo a Franco Vallefuoco e Raffaele Stolder. Nel caso del notaio sammarinese, attualmente detenuto in una cella singola nel carcere a Rimini, è stata la stessa direzione delle galere locali a far notare come i Casetti non siano adeguati al regime detentivo previsto per Bacciocchi. Per il notaio, la Carcas, e per i due sammarinesi Oriano Zonzini e Roberto Zavoli (che figurano per l’Italia ancora latitanti), i pm antimafia Sergio Amato e Roberta Simeone hanno profilato come ipotesi di reato il 416 bis, ossia l’associazione a delinquere di stampo mafioso, che prevede la detenzione di massima sicurezza. Se anche lo stesso gip Isabella Iaselli, nella sua ordinanza, ha escluso l’aggravante di stampo mafioso, per la detenzione fa fede la richiesta dei pubblici ministeri. Ciò detto, le galere di Forlì (dov’era detenuta la Carcas) e di Rimini non vanno bene, da qui la necessità del trasferimento. Per Bacciocchi, si attende però la decisione napoletana. I suoi legali Alberto Bordoni e Carlo Biagioli hanno infatti richiesto un interrogatorio al gip Iaselli – al momento non ancora fissato – avanzando nello stesso tempo la richiesta di sospendere la decisione sul trasferimento nel carcere di Poggioreale prima dell’interrogatorio a Napoli. Lo stesso varrà per Zavoli e Zonzini: nei loro confronti, si attende ancora la rogatoria che, annunciata dalla Direzione investigativa antimafia campana, dovrebbe giungere sul Titano per inoltrare il mandato di cattura nei confronti dei due sammarinesi, e per richiedere l’accertamento sulle movimentazioni bancarie interne a FinCapital, la finanziaria di Bacciocchi usata, secondo gli inquirenti, per ripulire i soldi della mala.
Leggi
la ordinanza cautelare del gip di Napoli Isabella Iaselli con intercettazioni
…