L’Informazione di San Marino
Una pugnalata al cuore
Marino Cecchetti
Nel sottobosco politico – affaristico che ha portato il Paese al disastro nei rapporti con gli altri Stati, alla devastazione del territorio, all’azzeramento delle prospettive nel settore finanziario, c’è malavita organizzata.
Sicuramente la camorra.
Almeno dal 2006.
Lo si evince dalle intercettazioni contenute nella ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Napoli relative a un indagato che sta in mezzo a noi almeno a partire da quell’anno. E’ venuto qui, quell’indagato, per riciclare danaro per conto di più clan, in primis il clan Stolder, Forcella.
Quando nell’interlocutore, forse sammarinese o comunque un residente, egli nota una certa indisponibilità a continuare la collaborazione, sbotta: “a noi interessa che non s’inceppa il meccanismo … se si inceppa questo meccanismo e non abbiamo più dove attingere….. noi dobbiamo attingere da un’altra parte …. però se si inceppa per colpa mia vengono fino a qua e mi sparano in testa …se si inceppa per colpa tua, vengono qua e ti sparano in testa … siccome qua in tutto siete trentamila abitanti a Napoli siamo …. facciamo due milioni tra cui 500mila sono delinquenti a noi hanno mandato… tu lo sai che noi a Napoli …loro a Napoli sfidano il governo… no? ….figurati se si mettono paura di quattro carabinieri gendarmi…”.
Una pugnalata al cuore di ogni sammarinese. Non paragonabile, per effetto, alla consegna della procedura di infrazione del Moneyval a Strasburgo a Stolfi, all’umiliazione della Mularoni e di Gatti al Meeting di Rimini da parte di Tremonti, alla segnalazione che San Marino è la pecora nera, nella lotta alla corruzione, fra tutti gli Stati del Consiglio d’Europa.
Basta dire che siamo governati da una classe politica sciagurata?