DALL’ESPERIENZA AMERICANA PAROLE CHIAVE PER RIMINI – Intervento di Marco Lombardi al Convegno ‘Il PdL cambierà Rimini’

DALL’ESPERIENZA AMERICANA PAROLE CHIAVE PER RIMINI – Intervento di Marco Lombardi al Convegno ‘Il PdL cambierà Rimini’

Non voglio certo aggiungermi al coro di coloro che da destra e da sinistra si affrettano a considerare propria la vittoria di Obama in America, ma credo anch’io che nel tempo della globalizzazione, da questo fatto si possano trarre alcune indicazioni utili anche per il micro cosmo riminese.

E così mi vengono subito in mente alcune parole chiave della campagna elettorale del nuovo Presidente degli Stati Uniti che si possono inserire, adattare, al nostro contesto:
cambiamento, discontinuità, giustizia, fiducia e pacificazione.

Cambiamento

La richiesta di cambiamento è evidente anche da noi; dentro la politica, nelle associazioni e tra la gente.
Le Amministrazioni ed i gruppi di potere collaterali a queste, che hanno governato il nostro territorio negli ultimi decenni, hanno perso il rigore e l’efficienza derivanti da una ideologia, per me sbagliata ma comunque portatrice di un forte valore ideale, facendo emergere inadeguatezze personali ed incapacità politica di gestire i problemi.
Nel contempo, non senza difficoltà interne ed esterne, è però maturata e si è affermata, una classe dirigente alternativa credibile e radicata nella società (che poi ascolterete) che può a pieno titolo candidarsi ad interpretare questa richiesta di cambiamento e l’esigenza di dare risposte ai problemi..
Quindi ora anche da noi cambiare si può!

Discontinuità

La vittoria di Obama dimostra come la richiesta di cambiamento non necessariamente comporta un giudizio assolutamente negativo sull’esperienza passata, infatti, checchè ne dica la sinistra italiana, in America non si sono scontrati due modelli di società, ma due interpretazioni dello stesso modello. Ciò detto però è evidente che un cambiamento, seppure non traumatico, richiede discontinuità.
Anche se non si tratta di stravolgere nulla, il cambiamento non può essere interpretato da chi deve essere cambiato, pena un inutile ed anzi dannoso continuismo.
Nei prossimi due anni i cittadini della nostra Provincia saranno chiamati a rinnovare l’Amministrazione Provinciale e quella di tutti i Comuni, compreso Rimini, per cui la crescente richiesta di cambiamento andrà favorita, assecondata ed interpretata nell’interesse dei cittadini che ormai hanno provato come dall’alternanza derivi una migliore efficienza amministrativa.
Non siamo nelle condizioni di dover fare una ‘rivoluzione’ anzi dobbiamo prendere atto che molta parte di quella sinistra che solo alcuni anni fa si definiva ancora ‘comunista’, ha oggi compiuto un reale cammino di avvicinamento ai valori liberali classici, temperati dalla dottrina sociale della Chiesa, ma tra una copia pure accattivante ed un originale, è giunta l’ora, per i cittadini, di avere l’originale.

Giustizia

Amministrare vuol dire compiere delle scelte e, chi sceglie nell’interesse generale, a volte compie anche delle ingiustizie nei confronti di qualcuno.
Queste ingiustizie particolari possono essere tollerate solo quando risulti evidente che non ci siano pregiudizi, che non ci siano interessi personali o di partito o di categoria da tutelare, quando cioè si è ragionevolmente certi che la scelta sia ispirata dal ‘bene comune’.
Viceversa, le nostre Amministrazioni hanno dato l’impressione di fare scelte di volta in volta strumentali per qualcuno, o per questa o quella categoria o associazione, non riuscendo mai a far condividere alla collettività il disegno che aveva in testa.
L’attività amministrativa ha dato l’impressione di fare favoritismi e quindi spesso è stata considerata ingiusta ed inaffidabile.

Fiducia

A noi, spetterà anche l’oneroso compito di ricreare nella nelle nostre comunità locali quel clima di fiducia che riconcili il cittadino con chi lo governa.
Oggi la convivenza in ogni contesto sociale è complicata e si può fondare solo sul rispetto di valori condivisi e di alcune regole fondamentali.
Nei momenti di crisi economica e morale, ogni intervento di governo, ad ogni livello, incide profondamente sul singolo.
Ecco perché ognuno di noi, quando subisce una limitazione della sua libertà economia o personale, deve essere certo che ciò avvenga per il bene comune.
Anche in sede locale ci aspettano scelte importanti e quindi una rinnovata fiducia nel futuro ed in chi governa è essenziale; questa potrà nascere solo da un nuovo patto sociale tra soggetti pubblici e privati, slegati da vecchie incrostazioni.

Pacificazione

‘Pochi minuti fa ho avuto l’onore di parlare con il nuovo Presidente eletto per fargli le mie congratulazioni’…’invito tutti i miei sostenitori a mettersi a disposizione del nuovo Presidente nell’interesse dell’America’. Queste sono state le prime parole di McCain dopo la sconfitta.
Anche da qui dovremmo trarre una lezione.
Noi auspichiamo il cambiamento e lavoreremo per questo, ma non è una guerra ne per noi ne per i nostri attuali avversari politici.
Nei prossimi due anni ci auguriamo di governare la Provincia, il Comune di Rimini e molti altri Comuni, ma non pensiamo di distruggere tutto ciò che è stato fatto ne di buttare a mare le esperienze, anche personali, di chi ha fatto cose positive in questi anni.
Dovremo passare dalla strategia del ‘dividi et imperat’ applicata scientificamente dalla sinistra a quella della pacificazione dei rapporti tra le categorie e tra le persone che si devono sentire parte di un comune progetto di rilancio del territorio e che devono sentire l’Amministrazione amica e non nemica rispetto alle loro aspirazioni personali e lavorative.

Conclusioni

Vogliamo con decisione vincere le prossime elezioni, ma non vogliamo combattere una guerra.
Vogliamo il cambiamento, non la rivoluzione sociale.
Vogliamo discontinuità, ma non volgiamo ‘buttare il bambino con l’acqua sporca.’
Vogliamo praticare la giustizia, ma non vogliamo essere ne populisti, ne schiavi dell’unanimismo.
Vogliamo ricreare un giusto clima di fiducia verso chi governa ma anche reintrodurre merito, rigore e senso del sacrificio in virtù del raggiungimento del bene comune.

Questo è il contributo che gli uomini di Forza Italia daranno alla costruzione del Pdl nella nostra Provincia e dopo un sereno confronto con le altre componenti del PdL, ho fiducia che queste saranno le idee con cui il Pdl proporrà ai nostri cittadini di cambiare Rimini e la sua Provincia.

Oggi siamo qui per ascoltare da alcuni protagonisti del cammino che abbiamo davanti le prime considerazioni rispetto al compito che ci attende, e grazie a Sergio abbiamo anche l’autorevole presenza dell’On. Cicchitto che per le sue responsabilità presenti e passate potrà darci quelle prospettive nazionali che mancano al completamento del nostro quadro.

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