David Oddone La Tribuna Sammarinese (5 agosto 2016): Gnassi insulta il Titano, i giornalisti e soprattutto se stesso
domanda sulla situazione del Rimini Calcio ha fatto letteralmente
sbottare il sindaco del capoluogo della Riviera Andrea Gnassi che,
davanti alle telecamere di San Marino Rtv, ha offeso i sammarinesi, la
Repubblica del Titano, i giornalisti e soprattutto se stesso. Non è la
prima volta che Gnassi dà prova della sua simpatia e arguzia –si fa
naturalmente per dire– ma in questo caso si è, come si suol dire,
raschiato il fondo anche se l’ episodio in questione ci ricorda come al
peggio non vi sia mia fine. La colpa del collega della televisione di
Stato è stata quella di fare il proprio mestiere, ovvero chiedere di
illustrare il progetto sulla ripartenza della squadra dall’Eccellenza.
Questa ficcante domanda sui massimi sistemi, ha fatto andare in
cortocircuito il primo cittadino, evidentemente non particolarmente
abituato ai contraddittori, o abituato troppo bene, fatto sta che ha
abbandonato l’intervista. Fino a qui tutto bene (si fa sempre per dire).
Accade però che sotto l’obiettivo della telecamera Gnassi si è infilato
in un ufficio di palazzo Garampi ma, il microfono dell’emittente, è
rimasto aperto ed è iniziato ciò che non avremmo mai voluto sentire da
chi ha responsabilità pubbliche. Dopo aver sottolineato di non conoscere
chi gli faceva la domanda, si è accorto che si trattava di un inviato
di San Marino ed è arrivata la frase incriminata: “A San Marino pensate a
fare le fogne e poi venite a parlare della Rimini Calcio”. Ancora una
volta insomma emerge l’insofferenza del nostro vicino riminese per il
Titano: ci piacerebbe davvero comprendere perché. A commentare quello
che è avvenuto nel palazzo del Comune di Rimini ci ha pensato
doverosamente in diretta durante il telegiornale di giovedì sera, Carlo
Romeo direttore generale di San Marino Rtv. “Una caduta di stile da
parte di un esperto di comunicazione –ha dichiarato Romeo.– Sulle
fogne a San Marino ci penserà la politica ma se fossi il sindaco di
Rimini, della seconda città più pericolosa per criminalità in Italia,
penserei ad altro invece che alle fogne. Come si permette di dire a dei
giornalisti ‘non so chi sei?’. Per un giornalista domandare è un dovere
e, anche per un politico, è un dovere rispondere. Queste scene da
guapparia sono veramente sgradevoli e, fossi in lei chiederei scusa. Le
consiglio una vacanza a Courmayeur dove è più fresco: lei il caldo di
questi giorni non lo sopporta”. La redazione di Tribuna si associa al Dg
Romeo condividendone lo sconcerto. Al collega va inoltre la nostra
solidarietà. Nel resto di Europa e del mondo sindaci, ministri e capi di
Stato si sono dovuti dimettere per molto meno. A buon intenditor poche
parole.