Ddc disertano l’incontro col governo su Banca Centrale

Ddc disertano l’incontro col governo su Banca Centrale

Le ragioni che ci hanno spinto a declinare l’invito a partecipare all’incontro promosso dalla Segreteria alle Finanze, in merito all’illustrazione del nuovo statuto di BCSM, sono diverse.

Siamo reduci da un Consiglio Grande e Generale che ha visto dar spazio un dibattito a seguito del riferimento del Governo circa la situazione di Banca Centrale.

Al termine di quel passaggio abbiamo espresso il nostro disappunto – che confermiamo – per un dibattito che si è chiuso senza un nulla di fatto, con l’unilaterale ammissione del Governo nel non riuscire a trovare un rapporto con il governo italiano e con le autorità di vigilanza italiane.

In quell’occasione avevamo poi presentato un Ordine del Giorno con cui invitavamo il Segretario di Stato per le Finanze ad avviare celermente un tavolo di confronto aperto a tutte le forze consiliari, al fine di arrivare ad una nomina condivisa.

Si trattava di una proposta all’insegna della responsabilità’ e del buon senso che purtroppo, come in altri casi, e’ stata rigettata dalla maggioranza.

Ci chiediamo allora come oggi si possa condividere un nuovo assetto istituzionale della BCSM, quando la stessa risulta essere sprovvista di uno dei suoi vertici più importanti.


Ci chiediamo come possa il governo ignorare la richiesta del Consiglio Direttivo di BCSM di procedere tempestivamente alla nomina del Presidente.


Ci chiediamo soprattutto, dopo le posizioni espresse dal Governo in Consiglio, come si possa procedere a “cuor leggero” verso una scelta di questo tipo quando l’emergenza attorno a BCSM è tutt’altro che passata.


I DdC hanno, nei mesi scorsi, presentato un ordine del giorno su Banca Centrale per chiedere un’audizione dei vertici, anche questo respinto dalla maggioranza.

Abbiamo presentato interpellanze su Banca Centrale senza ricevere risposta.

Abbiamo depositato un progetto di legge su Banca Centrale accolto con freddezza dalla maggioranza.


Abbiamo protestato sulla defenestrazione dei vertici Banca Centrale e sulle nomine lampo dei nuovi vertici e siamo stati irrisi.

Oggi il Governo ci chiama per il confronto. Su cosa?

Atteggiamenti costruttivi ci sono stati, come ci sono state posizioni costruttive.


La maggioranza ha affermato di avere i numeri, il Governo di essere compatto.

Per questo riteniamo sia giunto il momento che chi ha fatto un “pastrocchio” ponga rimedio nella propria autoreferenzialità istituzionale.


Peccato che la realtà che si trova ad affrontare il sistema bancario e finanziario, le imprese gli operatori economici e gli stessi cittadini sia un’altra mentre gli atteggiamenti del Governo spargono sale su dolorose ferite aperte.

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