Decreto lavoro, dibattito consiliare. Agenzia Dire

Decreto lavoro, dibattito consiliare. Agenzia Dire

LAVORO. DECRETO MUSSONI, IN NOTTATA LA RATIFICA   

  Le condizioni di partenza sono “la  stabilita’ e la garanzia di lavoro per i sammarinesi”. Il  discusso decreto che interviene sul mercato del lavoro approda  questo pomeriggio in Aula. Anche se il dibattito e la successiva  ratifica slittano alla seduta notturna per permettere ai  consiglieri, in particolare di opposizione, di studiare gli  ultimi correttivi apportati. Non passa la ratifica, invece, il  decreto legge che posticipa i termini dell’aggiornamento del  catasto dei dati dei fabbricati.

     Sul tema del mercato del lavoro il segretario di Stato  competente, Francesco Mussoni, prende parola ribadendo che  l’urgenza e’ dettata dai numeri. Su tutti i 954 disoccupati, le  337 persone in mobilita’ e le 391 in cassa integrazione. Ecco  allora un “intervento ampio, che da’ risposte in tempi veloci  collocandosi nell’ambito della cosiddetta legge Andreoli del  2005”. Viene per esempio superato il nulla osta all’assunzione  dei lavoratori, anche se comunque, sottolinea Mussoni, “restano  le graduatorie. La comunicazione nominativa e’ un concetto  semplice e rivoluzionario, che fa mettere in gioco chi cerca  lavoro”.  Inoltre le imprese “maturano  liberta’” se prendono impegni precisi per la stabilizzazione dei  dipendenti e per i sammarinesi. Dunque “nessuna liberalizzazione  sui frontalieri, e’ pura demagogia”, che sono comunque una  risorsa essenziale per il Paese. C’e’ flessibilita’, prosegue il  segretario di Stato, ma anche “tutela delle fasce deboli”, come  giovani e ultra 50enni, con grandi agevolazioni per l’assunzione  in favore delle imprese. Per i primi, in particolare, si punta  anche all’alta formazione attraverso i “voucher formativi”.
  Grande attenzione anche a “un forte contrasto al lavoro nero”.
     Il tutto all’interno di una “valenza europea”. Mussoni chiude  il suo intervento con un appello alle forze politiche: “Non  chiudetevi sul metodo, ma entrate nel contenuto. Era un nostro  dovere intervenire e dire no a un protezionismo anacronistico”. 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy