Della Torre, seduta del Consiglio G. e G.

Della Torre, seduta del Consiglio G. e G.

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE
SEDUTA DEL 14 DICEMBRE 2011
COMUNICAZIONI
I lavori del Consiglio grande e generale si sono aperti con il riferimento del segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni, sul caso Zechini. Infatti, dopo la diffusione delle dichiarazioni fatte dal comandante della Gendarmeria, Achille Zechini, nel corso di un convegno del Siulp tenutosi a Forlì nelle scorse settimane, ritenute offensive per le istituzioni delle Repubblica, il governo lo ha incontrato. In questo vertice, il comandante ha informato i segretari di Stato che da fine ottobre ha richiesto il rientro anticipato in Polizia. L’iter del congedo è proseguito con la formalizzazione delle dimissioni di Zechini, avanzate venerdì scorso allo stesso segretario di Stato Mularoni.  Il rapporto di lavoro terminerà definitivamente in data 14 febbraio.
Il segretario Mularoni è poi passato a dare una seconda comunicazione: il sammarinese Nicola Muccioli è stato eletto in seno al bureau del Moneyval. “Si tratta di una bella notizia- commenta il segretario di Stato- un  bel riconoscimento per la persona interessata e per il nostro Paese”.
La seduta è proseguita con le risposte alle interpellanze presentate dai consiglieri.  
In particolare, nel riferimento relativo a due interpellanze dedicate al settore delle Tlc e avanzate congiuntamente da presidente e capogruppo del Psrs, Paride Andreoli e Paolo Crescentini, il segretario di Stato con delega alle Telecomunicazioni, Antonella Mularoni, ha spiegato che il governo si è impegnato a discutere in Consiglio sullo stato del settore delle telecomunicazioni nel Paese.  Di seguito, la replica del consigliere Paolo Crescentini, Psrs:
“Il tema delle Tlc da diverso tempo è stato affrontato in Aula con interpellanze e interrogazioni, ma sembra impossibile parlarne in uno specifico comma, come previsto in un ordine del giorno adottato in Commissione consigliare in luglio, che prevedeva una discussione entro ottobre. Tra l’altro anche il tema della gara d’appalto merita di essere preso in considerazione.

Non trasformo l’interpellanza in mozione, lo ritengo superfluo perché aspettiamo di affrontare in commissione un’altra interpellanza. L’auspicio si possa prenderla in esame e che nell’anno nuovo si possa affrontare questo tema importante, non per fare polemica, ma per sviluppare un settore strategico per il Paese. L’auspicio è che si possa affrontare il dibattito in tempi brevi.”

 

BILANCIO DI PREVISIONE 2012
Terminato il comma comunicazioni si è aperto quello relativo alla discussione approvazione della legge di bilancio 2012. A illustrarla, congiuntamente al programma di rilancio allegato, il segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini. Di seguito un riassunto del suo intervento.
Pasquale Valentini (segretario di Stato per le Finanze):
“Il bilancio nasce in un momento particolare e si muove su un difficile equilibrio: da un lato evitare un grave indebitamento dello Stato, dall’altro fare in modo che non ci sia un blocco delle attività di ripresa. Per evitare l’indebitamento le strade sono due, consolidare le entrate e contenere la spesa. Sul primo fronte abbiamo confermato gli interventi del bilancio 2011 e introdotto qualche novità come la minimum tax e l’imposta straordinaria sugli immobili, dalla quale ci aspettiamo un gettito significativo. Sul secondo fronte l’impegno chiesto a tutte le segreterie di Stato non è stato sufficiente per cui la riduzione continuerà, mentre nel progetto di sviluppo c’è una programmazione di tre anni per una riduzione almeno del 10% della spesa corrente.
I sacrifici che chiediamo sono sopportabili e compatibili con il livello di ricchezza del Paese. Ora un lavoratore dipendente mediamente contribuisce con il 5% sul lordo delle entrate, le imprese con il 13% e i lavoratori autonomi con il 15%. Le nuove imposte non hanno una valenza così grave da snaturare il livello di imposizione: dall’addizione Igr ci sarà uno 0,75% in più per i lavoratori dipendenti e un 2% per le altre categorie.
Rimane comunque indispensabile una riforma tributaria che una volta avviata, l’obiettivo è entro febbraio, permetterà di superare il problema relativo al diverso trattamento fiscale tra lavoratori residenti e frontalieri, e di attenuare l’imposta sugli immobili. Al bilancio è allegato il piano di sviluppo che riguarda in primo luogo opere pubbliche e infrastrutture. Per turismo e commercio la precedenza va a hotel, strutture di intrattenimento ed espositive, con impegni precisi già nei primi mesi del 2012. Sul fronte industria e artigianato c’è il parco scientifico tecnologico. E interessati sono anche i settori sanitario, con il memorandum con l’Italia; bancario e finanziario, attraverso un consolidamento patrimoniale e gestionale e l’internalizzazione e la specializzazione; immobiliare, con l’apertura all’esterno non legata alla residenza; ambientale, creando le condizioni perché le politiche sulle energie rinnovabili, risparmio energetico, rifiuti e approvvigionamento idrico entrino nel concreto; telecomunicazione, dove serve un riordino e un rilancio; e ancora università, televisione e giochi. Non è il libro dei sogni, il documento ha impegni precisi ma è anche aperto. Dobbiamo trovare la coesione perché le iniziative vadano nella direzione dell’interesse generale del Paese”.

Al dibattito sono iscritti a parlare gli altri nove segretari di Stato e 49 consiglieri.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per gli Affari Esteri:

“Lo sforzo del governo è nel contenimento delle spese e il prossimo anno ci sarà una ricognizione degli Enti autonomi dello Stato, per individuare i tagli necessari. La fortuna del nostro Paese è che finora, malgrado tre esercizi non positivi, non abbiamo comunque dovuto indebitarci all’estero.
E’ evidente però che soffriamo la crisi internazionale. Ma c’è anche un aspetto che dipende da noi e dal rapporto bilaterale con l’Italia. Su questo fronte c’è stato un grosso impegno da quest’anno e ci auguriamo che possa avere risvolti positivi nel primissimo periodo del 2012, perché ci sono tutte le premesse. Per il nostro assetto economico definire le prospettive delle relazioni bilaterali è fondamentale, così come è fondamentale giungere al più presto alla firma del Protocollo di modifica dell’accordo contro le doppie imposizioni fiscali, e l’inizio del cammino parlamentare dei tre accordi in materia economica che sono già stati firmati.
Ricordo poi che nell’ultimo incontro tecnico bilaterale da parte italiana si è auspicato di arrivare a breve alla firma del Protocollo di modifica delle doppie imposizioni fiscali e all’uscita di San Marino dalla black list.
Continua poi l’impegno per consentire nei tempi più brevi possibile una maggiore integrazione con l’Unione europea. L’anno prossimo valuteremo come proseguire il cammino dell’integrazione e se risulterà necessario l’ausilio di organismi internazionali”.
Romeo Morri, segretario di Stato per la Cultura:
“San Marino, a differenza di altri Paesi, non può influire su macrodinamiche mondiali. Ma è anche vero che non è oggetto di speculazioni finanziarie. Mi dicono si potrebbe ridurre la spesa pubblica del 20-30%, senza ridurre il livello della prestazione. Su questo una riflessione importante va fatta.
Rispetto alle deleghe della mia segreteria di Stato, riferisco su quella per le politiche giovanili. Ho di recente incontrato i vertici del Forum dei giovani e della commissione per le politiche giovanili, organismi non più all’altezza: l’obiettivo è di rivederci durante le festività per poter vedere se si può riorganizzare tutto questo settore. Nessun taglio, ma vogliamo vedere se è possibile un nuovo rilancio.
Continuano i progetti nelle scuole sul disagio giovanile, sull’abuso di alcol, sulle droghe e il bullismo, sui disturbi dell’alimentazione. La segreteria di Stato per la Pubblica istruzione ha cercato di continuare ad investire sui giovani, sia per le infrastrutture scolastiche, sia nell’offerta formativa.

Il capitolo università: deve affermarsi come polo qualificato. Ecco perché abbiamo firmato in quest’anno il primo passo nella direzione del costituendo spazio europeo dell’istruzione e l’accordo culturale e scientifico con l’Italia”.

 

Giancarlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: 
“Il momento richiede interventi di responsabilità e il governo, in questi giorni, ha programmato iniziative che ritiene opportune per il momento attuale. Il perdurare di questa situazione ha effetti dal 2008 sul bilancio dello Stato. Nell’esercizio 2012 si riconferma l’addizionale dell’imposta Igr, viene introdotta l’imposta straordinaria sul patrimonio immobiliare. Su questo si sta discutendo molto e sta suscitando molte perplessità, visto le difficoltà in cui verte il settore immobiliare. Tutto dipenderà molto dall’entità e dalla modalità di applicazione della tassazione. A proposito si sta valutando di non applicare questa tassazione alla prima casa e agli edifici adibiti ad attività economiche. Tutto verrà definito con un decreto specifico e di pari passo diventa improrogabile il percorso da avviare per la riforma tributaria”.  
Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari interni:
“Anche nel mese di ottobre si conferma la diminuzione costante dei dipendenti pubblici: ora come ora l’apparato burocratico nella Pa è composto da 800 unità, in tutto il settore pubblico allargato, compreso i diplomatici, 1.150 sono gli amministrativi.

Non è il segretario di Stato per gli Interni che risponde di tutti gli interventi e le politiche sui servizi, Come segretario di Stato per gli Affari interni non mi sono mai opposta a interventi di rigore nella Pa e sul personale. Ho sempre avanzato proposte, non solo rivendicazioni di equità e contenimento, alcune realizzate e altre non accolte, tra cui il fondo di solidarietà interno all’amministrazione. Vorrei ricordare inoltre la conferma del blocco per l’assunzione, il taglio e la non rivalutazione delle indennità, con risparmi da 700 mila euro e nessuna assunzione politico-clientelare. Altri interventi di risparmio sono la legge sul bollettino ufficiale e nuovi servizi on line”.

 

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria:

“Servono politiche di bilancio chiare, ma anche sacrifici e iniziative fino a ieri impensabili, sia di breve che medio e lungo termine. Il Paese fa fatica ad accettarli, ma noi dobbiamo dare l’idea di quello che c’è da fare: ridurre le spese, puntare a ottimizzare quello che c’è. La tassa patrimoniale, per esempio serve a sanare, ma va accompagnata dallo sviluppo. Abbiamo bisogno di un Paese snello nelle decisioni. L’innovazione è un settore fondamentale, a partire dal parco scientifico tecnologico, ma pensiamo anche a un pacchetto di incentivi nella riforma tributaria per le aziende che fanno ricerca. Da questo punto di vista è molto importante anche l’ufficio di Stato brevetti e marchi. Il commercio resta un volano per la nostra economia, per cui dobbiamo valorizzare le attività già presenti e investire sulla riconversione delle aree industriali. Dobbiamo avere le nostre dogane e anche la Camera di commercio è un’opportunità; fondamentali sono anche la burocratizzazione e la patrimonializzazione delle imprese. E per gennaio pensiamo al prestito d’onore per i giovani che hanno perso il lavoro e vogliono investire in un’attività economica”.

 

Fabio Berardi, segretario di Stato per il Turismo: “Quando parliamo di interventi per lo sviluppo, con realismo, dobbiamo fare riferimento a due fattori. Primo, sapere distinguere quelli a breve, medio e lungo periodo. Perché è necessario individuare quindi le priorità che consentano crescita e incremento delle entrate in tempi brevi. Altro tema, quando parliamo di sviluppo, è quello di scegliere quelle direttrici che possono poggiare sulle nostre gambe su soluzioni interne e non da fattori esterni, come gli accordi con l’Italia. Nel frattempo, possiamo prendere provvedimenti da risultati tangibili e immediati.
L’altro tema è quello delle liberalizzazioni, se lavoriamo su questi termini, è possibile parlare di sviluppo per i settori del turismo e del commercio, ma anche per quello immobiliare. Serve un piano strategico per aumentare i consumi interni e puntare così sulle liberalizzazioni. Il superamento del 50% nel commercio non ha dato svolte a questo settore. Bisogna rendere reale la concorrenza legata al commercio per attrarre nuovi consumatori, esplorando soluzioni ancora non esplorate, come la grande distribuzione. Per il turismo, abbiamo sentito l’impegno per incentivi al settore alberghiero e per le strutture degli eventi e del congressuale, dei giochi della sorte.

Rispetto al settore immobiliare, il Patto si sta orientando al mercato di acquisto di immobili a San Marino, senza costi per lo Stato e senza l’obbligo della residenza, pur salvaguardando le preoccupazioni che altri Paesi hanno già superato, quelle legate al concetto della residenza per avere vantaggi fiscali. Sull’esempio dei sammarinesi che acquistano casa a Cortina d’Ampezzo”.

 

Francesco Mussoni, segretario di Stato per il Lavoro:

 “Dal 2008 a oggi la disoccupazione è passata dal 2,5%, circa 500 persone, al 5%, circa 900, un dato che dà comunque fiducia anche se c’è fragilità e non dobbiamo abbassare la guardia. Tra pubblico e privato sono impiegate circa 20 mila persone, circa 15 mila nel privato e 4.200 nel pubblico, circa il 21%. Le uscite dal 2008 sono calate di 12-15 milioni di euro e ora ammontano a 360 milioni, segno che in questi tre anni abbiamo adottato politiche di equilibrio. Sono però le entrate che si sono ridotte profondamente. Dunque questo bilancio è un punto di discontinuità, che il governo affronta con prudenza. La vera sfida è mantenere l’equilibrio e cominciare a strutturare un Paese che resta se stesso ma accetta la sfida del cambiamento. Dunque occorre ragionare su una serie di questioni, come l’orario di lavoro del comparto pubblico, il turismo residenziale, i servizi informatici. I 30 milioni per lo sviluppo e il contenimento della spesa sono obiettivi importanti, ma ci sono ancora troppi sprechi”.

 

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