“Demeter”, operazione perfezionata a novembre. Confermato, Antonio Fabbri

“Demeter”, operazione perfezionata a novembre. Confermato, Antonio Fabbri

Titolo ceduto due mesi fa, ma la notizia è stata taciuta

Confermato che l’operazione si è perfezionata a novembre. La verità sui “Demeter” in campagna elettorale avrebbe smascherato mesi di falsità

Antonio Fabbri

La conferma che la vendita del secondo titolo “Demeter” era stata perfezionata già a novembre scorso, come anticipato ieri su queste pagine, arriva dalla conferenza stampa di Libera. Lo rende noto Giuseppe Morganti, affermando che su accordo tra Banca Centrale e Segretaria alle finanze, si è convenuto di non renderla nota prima, durante la campagna elettorale 

“Il secondo titolo è stato venduto già a novembre 2019 da Banca Centrale, ma l’ex Segreteria alle Finanze ha preferito correttamente non fare diventare questo importante successo, elemento di discussione in campagna elettorale”. Quanto correttamente, è quanto meno opinabile, dato che semmai è proprio in campagna elettorale che i cittadini avrebbero diritto di sapere se i candidati che si apprestano a chiedere la loro fiducia hanno mentito o meno.

E i fatti attestano che non hanno detto la verità. Se non si vuole parlare della discutibile scelta, che il sapore politico ce l’ha eccome, fatta da Bcsm di non rendere nota la vendita per le elezioni erano in vista. Infatti, se da un lato non si vede che turbativa avrebbe potuto portare alla campagna elettorale, dall’altro avrebbe invece contribuito a fare chiarezza sulle reiterate bugie di chi, oggi in maggioranza, “fino a ieri ha sostenuto che si trattava di spazzatura invendibile”. La notizia avrebbe smentito ancora una volta le illazioni e le falsità propalate per tre anni. Chissà come mai, invece, Bcsm ha deciso di non divulgarla prima delle elezioni.

Pare, tra l’altro, che anche la notizia dell’accordo sull’approvvigionamento del contante e sulla sicurezza in materia di banconote false, stipulato con Banca d’Italia, fosse stato siglato diverso tempo prima rispetto al comunicato fatto da Via del Voltone, che è stato diramato, invece, il 20 dicembre. A quanto pare, insomma, si comunica quando fa comodo e quando è il momento propizio. Più che una scelta di trasparenza, pare più una scelta politica. Ma tant’è…

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