Dibattito in commissione sulla riforma della Pubblica amministrazione

Dibattito in commissione sulla riforma della Pubblica amministrazione

Nella giornata di oggi si è riunita la prima Commissione Consiliare Permanente convocata a norma di Regolamento per esaminare i progetti di legge sulla Riforma della Pubblica Amministrazione : Legge Quadro, Concorsi, Norme di disciplina e Dirigenza.

Purtroppo, nella mattinata l’opposizione ha abusato del comma Comunicazioni, forzando le norme come mai avvenuto nelle precedenti legislature, per impedire che la riunione fosse produttiva.

Attuando un comportamento polemico ed ostruzionistico, i consiglieri di opposizione hanno usato argomenti pretestuosi, trattato dell’universo mondo ed accusato il Governo di non essere democratico. Perché? Perché dicono di non aver avuto il tempo di discutere nei loro partiti i progetti di legge sebbene siano stati depositati fin dal 9 marzo scorso; siano stati esaminati in prima lettura da due mesi e siano stati ampiamente valutati e discussi per lungo tempo, oltre che con le OO.SS., anche dai partiti che oggi sono all’opposizione!!!!
Si ritiene che il senso di responsabilità istituzionale a cui è chiamata la politica in questo particolare momento confligga con questo tipo di atteggiamenti.

Questa Segreteria di Stato ha continuato a lavorare sui progetti senza mai interrompere l’impegno, dimostrando la massima disponibilità al confronto, come sempre richiesto da tutti, anche da coloro che oggi frenano.

Mentre tutti sostengono la necessità e l’urgenza di riattivare i concorsi, di avere norme di disciplina più efficaci, e di riformare la dirigenza, si fanno prevalere la prepotenza e l’inefficienza di certa politica che, purtroppo, pratica anche la “nuova” generazione dei consiglieri d’opposizione.

Pertanto, di fronte ad affermazioni e condotte tanto scorrette ed offensive, si deve prendere atto con forte rammarico che questa opposizione non vuole che si proceda con la riforma della PA e che l’attività del Governo risponda all’esigenza fortemente sentita dalla popolazione di risolvere problemi così annosi, complessi ed impegnativi.

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