Direttivo Fups – Csdl

Direttivo Fups – Csdl

Riunito il Direttivo FUPS – CSdL
Riforma fiscale: manca la vera lotta all’evasione 
Sul secondo pilastro previdenziale, giudizio molto negativo sulla presenza preponderante e ingiustificata delle forze politiche nell’organo di gestione della previdenza complementare
22 settembre 2011 – I progetti di legge di riforma fiscale e di riforma pensionistica (primo e secondo pilastro), sono stati al centro della riunione del Comitato Direttivo della FUPS-CSdL (Federazione Unitaria Pensionati Sammarinese). Circa la riforma fiscale, sono stati presi in esame in particolare gli effetti che potrebbe produrre sui pensionati, rilevando – sul piano generale – che il progetto non risponde pienamente alle aspettative di equità, trasparenza e giustizia sociale, in quanto non sono previsti interventi certi ed efficaci per l’accertamento dei redditi e dei patrimoni reali delle categorie del lavoro autonomo; mentre per le pensioni medie e alte sono previsti aumenti certi dei tributi, ai quali va aggiunta la “ritenuta di solidarietà” prevista dalla nuova legge sulle pensioni. Tra gli aspetti specifici, è stato rilevato che nel progetto di legge manca il quoziente familiare, che per i pensionati riveste una notevole importanza.
Sulla riforma del primo pilastro previdenziale, il Direttivo ha sottolineato come la Commissione consiliare preposta abbia introdotto degli emendamenti peggiorativi rispetto al testo di riforma discusso con il Segretario di Stato per la Sanità; uno per tutti, la stridente contraddizione tra la possibilità di poter andare in pensione a 57 anni (seppur in presenza di significativi abbattimenti) e l’innalzamento dell’età pensionabile a 66 anni.  
Ma i politici che siedono a Palazzo in materia di contraddizioni, di improvvisazione e di arroganza sono maestri, quindi non c’è da stupirsi se il paese va a rotoli. Sul secondo pilastro, il Direttivo ha espresso un giudizio molto negativo circa la presenza preponderante e ingiustificata delle forze politiche nell’organo di gestione della previdenza complementare, in quanto si tratta di risorse che appartengono unicamente a tutti i lavoratori e ai datori di lavoro.
 
Ufficio Stampa

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