INTERPELLANZA
SUI DATI RELATIVI ALLA DISABILITA’
Quante
sono, oggi, a San Marino le persone con disabilità? Quante si
trovano in una condizione di gravità tale da richiedere un maggiore
sostegno?
Ancora
oggi, nonostante gli sforzi e i passi in avanti compiuti nella
raccolta dei dati, anche grazie al lavoro svolto da parte della
Commissione Disabilità Csd-Onu e della Commissione Pari opportunità,
il nostro sistema non è in grado di rispondere in modo compiuto ed
esaustivo a tali domande. Permangono significative lacune
informative, legate sia alla mancata costruzione di indicatori capaci
di cogliere adeguatamente il fenomeno, sia all’indisponibilità o
alla scarsa diffusione di dati di natura amministrativa.
Si
fatica, pur riconoscendo i tentativi compiuti, ad approntare – come
prescriverebbe la Convenzione Onu sui diritti delle persone con
disabilità – strumenti statistici capaci di andare oltre l’aspetto
sanitario e valutare il reale livello di partecipazione e di
inclusione delle persone con disabilità.
Questi
dati risultano necessari per comprendere la portata del fenomeno in
Repubblica e avviare uno studio approfondito affinché si possano
porre in essere taluni soluzioni o miglioramenti rispetto alla
situazione esistente del disabile nell’ambito sanitario, sociale,
culturale e nelle politiche di inclusione.
Per
queste ragioni i sottoscritti Consiglieri, interpellano il Governo
per conoscere:
-
Quante sono le persone con disabilità
in Repubblica (divise per classe di età, sesso e tipologia di
disabilità); -
In base a quali
indicatori viene stabilita la condizione di gravità della persona
con disabilità e le relative misure di sostegno (pensione, assegni
d’accompagnamento, cure, servizi, ausili e supporti di altra
natura…), anche in riferimento alle funzioni della Commissione
Accertamenti Sanitari Individuali; -
Quante sono le persone con difficoltà
di movimento (dato aggregato); -
Quante sono le persone con disabilità
intellettive (dato aggregato); -
Quante sono le persone con difficoltà
sensoriali (si richiede il dato suddiviso per vista, udito, parola). -
Quante sono le persone con difficoltà
di autonomia nelle funzioni di vita quotidiana (cura della persona,
vestirsi, coricarsi, mangiare, etc); -
Quante sono le persone che
frequentano la struttura del Colore del Grano (si richiede il dato
suddiviso in residenziali e non); -
Quante sono le persone con disabilità
che vivono in famiglia, suddivise per classe di età; -
Quante sono le persone con
disabilità, anziane non autosufficienti (65 anni in su); -
Quante sono le persone con
limitazioni funzionali gravi (si richiede il dato suddiviso in base
a coloro che vivono in famiglia e chi all’interno delle strutture
pubbliche); -
Quante sono le persone titolari di
indennità di accompagnamento; -
Quanti sono gli alunni con disabilità
suddivisi per ordine scolastico; -
Quanti sono gli alunni con disabilità
della scuola secondaria di II grado (suddivisi per tipologia di
istruzione e tipologia di istituto, pubblico o privato); -
Quanti sono gli studenti con
disabilità iscritti all’Università per tipologia di disabilità; -
Quante sono le persone disabili
maggiori di 15 anni suddivise per sesso, classe d’età, tipologia
di disabilità e condizione professionale (occupato, disoccupato, in
cerca di lavoro, inabile al lavoro); -
Quanti disabili risultano occupati
(si richiede il dato suddiviso per tipologia di contratto); -
Quante aziende hanno adempiuto
all’obbligo previsto dall’art 4. della legge 71/1991 e quanti
controlli sono stati svolti presso aziende private ai fini della
verifica del rispetto della disposizione sopracitata; -
Quante aziende private sopra i 15
dipendenti, che hanno partecipato ad appalti di fornitura della PA,
sono state controllate per verificare il rispetto dei requisiti di
legge per l’assunzione dei disabili come previsto dall’art 4-bis
della legge 29 maggio 1991 n.71, e quante sono state trovate in
regola; -
Il costo annuo per lo Stato per la
gestione della struttura del Colore del Grano (si richiede in
evidenza il dato relativo a: personale dirigente, personale
sanitario, educatori); -
Il costo complessivo pro-capite che
lo Stato si sobbarca ai fini dell’assistenza ad una persona
disabile (inteso come spesa media per persona con disabilità); -
Quali sono i servizi, domiciliari e
non, che lo Stato garantisce alle famiglie con a carico una persona
con disabilità;
Vista
la complessità e la mole di dati richiesti, si richiede risposta
scritta entro 50 giorni dalla presentazione dell’interpellanza.
Luca Santolini
Andrea Zafferani
Si
aggiungono per la risposta scritta i Consiglieri Mimma Zavoli e
Franco Santi.