Disordini a San Marino, durante lo sciopero generale. La Voce di Romagna

Disordini a San Marino, durante lo sciopero generale. La Voce di Romagna

La Voce di Romagna – San  Marino, a
proposito dello sciopero generale di ieri con relativi disordini
, titola: Consiglieri blindati in Aula. La folla convinta dalla MIchelotti a ritirarsi / Assalto a Palazzo Pubblico / Facinorosi sfondano il cordone di sicurezza 

Blindati dentro a Palazzo Pubblico. E in diversi colti dal panico quando un gruppo di dimostranti ha violato la sede del potere sammarinese, forzando il blocco delle forze dell’ordine che cercavano di tenere chiuso il monumentale portone di ferro e vetro. Per i consiglieri ieri non è stata una mattinata facile. Tant’è che stranamente della vecchia guardia, in aula, ce ne erano pochi. Non sono passate inosservate le assenze di Gabriele Gatti e Claudio Podeschi. In tutto fra maggioranza ed opposizione non si andava oltre le 32/33 presenze. 

In piazza ci saranno tremila persone, dati Gendarmeria. La situazione si fa sempre più incandescente, partoni i primi lanci di palle di neve e di uova contro il balconcino di Palazzo Pubblico. Si sparge la notizia di un allarme bomba a Palazzo Pubblico, annunciata con una telefonata anonima che fa scattare controlli in tutto il Palazzo. Un allarme infondato. Poi una trentina di facinorosi prova di forzare il cordone delle forze dell’ordine. Una, due cariche e il portone cede. La folla si dirige verso le scale che portano all’aula consigliare.

La Reggenza interrompe la seduta in corso, chiedendo ai consiglieri di trincerarsi in Aula, a porte rigorosamente chiuse.

A fine seduta, i congressisti e diversi consiglieri di maggioranza sono fatti, prudenzialmente, uscire dalla porta secondaria, scortati dalle forze dell’ordine.

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