Una ditta sammarinese è finita nel mirino della Guardia di Finanza a Venezia per i collegamenti con una società – poi fallita – che commercializzava schede telefoniche.
Reato ipotizzato: emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, il tutto finalizzato all’evasione fiscale.
Ha spiegato da Venezia il tenente colonnello Alessandro Mazziotti: La ditta in oggetto intratteneva rapporti commerciali che riguardavano la commercializzazione di carte e ricariche telefoniche. Per quanto riguarda la società sammarinese, questa era destinataria di bollette di vendita fittizie, in particolare per l’importo di 54.830.629 euro e destinataria di una parte di vendite effettuate in nero che abbiamo rinvenuto all’interno di un file nel quale era occultata la contabilità parallela. Un file che conteneva i soprannomi di vari clienti che abbiamo provveduto a decifrare ed anche tutti i rapporti intrattenuti, con i numeri delle schede cedute, la date e l’importo. Abbiamo avviato, per rogatoria, una richiesta alle autorità giudiziarie di San Marino per svolgere un controllo incrociato della contabilità, ma ci è già arrivata la risposta che per le autorità di San Marino quello in oggetto non è reato.
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