Domani al via il Consiglio di maggio a San Marino. L’Informazione: “Vuoto di provvedimenti, ma decisivo per la faida in maggioranza”

Domani al via il Consiglio di maggio a San Marino. L’Informazione: “Vuoto di provvedimenti, ma decisivo per la faida in maggioranza”

Si apre domani un Consiglio vuoto di provvedimenti, ma decisivo per la faida in maggioranza

ANTONIO FABBRI – Il Consiglio Grande e Generale di maggio, dopo quello straordinario nel quale è stato rinnovato il debito estero, si apre domani. Niente di particolarmente impegnativo all’ordine del giorno, tra ratifiche di decreti e Istanze d’Arengo, se non fosse per l’ordine del giorno presentato da Rete nella scorsa seduta. Ordine del giorno che è stato definito dall’opposizione una mozione di sfiducia nei confronti del segretario di Stato alle Finanze.

Una lettura, questa, condivisa anche da molti altri in mag- gioranza, in particolare nella Democrazia cristiana. D’altra parte non ha nascosto di averla presa in questo modo neppure lo stesso diretto interessato, Marco Gatti, che ha piazzato in diretta tv una replica al vetriolo a Rete e ai colleghi di governo retini, che devono essersi sentiti tremare la poltrona, se già in diverse occasioni gli esponenti del partito si sono affrettati a dire che si tratta di uno sprone all’attività di governo e che sui contenuti c’è la disponibilità a trattare. D’altra parte il primo a gettare acqua sul fuoco di un odg che aveva subito contrariato la Dc, era stato Matteo Zeppa in chiusura di consiglio, il quale aveva provato a edulcorare la portata dell’odg stesso, che in sostanza addebita al Segretario alle finanze di non avere fatto le riforme di sua spettanza, prima fra tutte quella dell’Igr, più una serie di altre frecciate tutte tese a dare colpe ad altri che non siano Rete. Ad affrettarsi a dire che quell’odg non lo voterà, c’è stato poi via social anche Marco Nicolini, spacciando questa sua presa di posizione come democrazia interna. Ma è del tutto evidente ormai da tempo lo scollamento, in Rete, tra il movimento e il suo gruppo consiliare, tra chi siede sulla poltrona organica al sistema e chi a suo tempo ha abbracciato il movimento perché antisistema.

Intanto nei giorni scorsi si è consumata qualche riunione calda anche in casa Dc, dove c’è chi è convinto che lo sgarbo dell’odg sia tale da dover scaricare Ciavatta, Zeppa e compagnia cantante tirando avanti i numeri residui, mentre altri sostengono ingoiare il rospo per tirare a campare fino a scadenza. Si vedrà.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy