Dott. Vittorio Emanuele Bianchi sulla interpellanza dei consiglieri Zeppa e Tonnini

Dott. Vittorio Emanuele Bianchi sulla interpellanza dei consiglieri Zeppa e Tonnini

https://www.libertas.sm/cont/comunicato/interpellanza-rete-sul-dott-vittorio-emanuele-bianchi/97924/1.html
RISPOSTA ALLA INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE ZEPPA E TONNINI IN RIFERIMENTO AL DOTT. VITTORIO EMANUELE BIANCHI
Interpellanza presentata dal Consigliere Gian Matteo Zeppa per chiarimenti in merito al dott. Vittorio Emanuele Bianchi e alla sua posizione all’interno del Poliambulatorio Stella Maris Srl
L’interpellanza dal Consigliere Gian Matteo Zeppa e della Consigliere Elena Tonnini  che mi riguarda contiene molti aspetti diffamatori in quanto oggetto di indagine e on ancora accertati.  Non conosco i consiglieri nè le loro finalità, se siano politiche, culturali o sociali. Comunque la interpellanza promossa esprime una grande approssimazione e ignoranza sul modo di trattare argomenti così delicati. Prima di tutto i consiglieri dovrebbero sapere che sia in Italia, ma penso anche a San Marino, una persona deve ritenersi colpevole di un reato quando il processo si è concluso ed è stato condannato e non quando non si è ancora iniziato.
I consiglieri dimostrano che non hanno una idea del problema doping.
Va premesso che secondo la legge, il reato doping si consuma solo nel momento in cui un atleta professionista assume farmaci finalizzati ad alterare una prestazione agonistica. Niente gare, niente doping!  Le prescrizione farmaceutiche in persone anche sportive ma che non svolgono attività sportiva e sono affetta da una patologia non rappresentano alcun reato. Ci mancherebbe solo questo in Italia e saremmo a posto….Detto questo il discorso sarebbe chiuso, ma in realtà è diventato complesso per i fatti che mi hanno coinvolto.
 Alla apertura delle indagini promossa dalla procura sul tema doping è stato dato ampio risalto, ma i fatti attribuitemi sono tutti da dimostrare. E’ stata organizzata una conferenza stampa dalla procura quando ancora l’indagine era aperta per dare informazione su un sospetto di reato. E’ stata depositata una ordinanza (disponibile in tribunale) dove sono riassunte le telefonate principali e incriminate. Dalla lettura del testo si evince chiaramente quale sia la sostanze dei reati attribuitemi, il tipo di visite e di prescrizioni mediche fatte. Dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, non emerge la presenza di un solo reato a mio carico. Mai un atleta professionista, ne tantomeno una squadra di qualsiasi sport di qualsiasi livello professionistico, ne dilettante è mai stato seguito da me.  Come è possibile parlare di doping senza atleti? Il dott. Bianchi non smercia doping ma fa il medico e le prescrizioni sono state fatte su regolari ricette mediche che i NAS hanno controllato per tutta Italia e le 17 provincie derivano dal fatto che ho pazienti in tutta Italia.
Nella condanna di primo grado, della quale c’è il ricorso in appello, dovrebbero, i signori consiglieri vedere i nomi e l’età dei soggetti condannati. Nessun atleta, qualche a motore di età 60-70 anni con ben documentate patologie. Gli arresti domiciliari rappresentano un evento grave che dovrebbe essere motivato da gravi elementi di reato. Il tribunale del riesami li revocò dopo 10 giorni alle altre persone coinvolte.  
Il CONI e la salute degli atleti.
Sul CONI ci sarebbe molto da dire e pensavo che i consiglieri le cose le conoscessero! Trattasi di una istituzione burocratica amministrativa che gestisce un importante patrimonio economico, ma della  salute dei suoi atleti non ha alcun interesse. Sanno i consiglieri in oggetto quanti sono i decessi in ambito sportivo ogni anno? Quanti traumi e patologie sono documentate ogni anno tra gli atleti professionisti e dilettanti? Quale prevenzione viene fatta?
 Il sottoscritto dal CONI non doveva neppure essere interpellato perché non ne faceva parte e la inibizione a vita non solo non mi riguarda, ma non ha senso (contro questa sentenza c’è un ricorso in Cassazione per illegittimità). Come si fa ad inibire uno dal partecipare ad un movimento se non ne fa parte?. Il CONI ha un atteggiamento persecutorio nei confronti dei suoi atleti (vedi sentenza Kostner) quando invece li dovrebbe assistere, informare e tutelarne la salute; campa proprio in funzione di essi e delle loro prestazioni vincenti. Ve lo immaginate un CONI senza atleti, senza medaglie…..Per non parlare della  Commissione Antidoping è costituita da avvocati che non conoscono il problema “salute dell’atleta”, e per loro la sola idea che uno sportivo di qualunque livello si rivolga ad un medico per curare un suo problema di salute (peso, astenia, deperimento organico o fisico) è un reato. Nella Commissione Antidoping non c’è un medico, né un farmacologo,  nè endocrinologo  e le valutazioni sulla salute e sulle necessità di cura le fanno gli avvocati. Per la Commissione Antidoping esiste una sola prerogativa: sanzionare tutti.
Cosa centra San Marino con tutto questo ?
In questa vicenda San Marino non c’entra nulla. Il sottoscritto esercita la professione medica in Italia in vari ambulatori (Pesaro e Rovigo) e non ha certo bisogno di un ambulatorio a San Marino, che ormai non sembra più uno stato indipendente, bensì una provincia arretrata dell’Italia. San Marino negli anni si è giocato il ruolo di vera Repubblica della libertà (come scritto in dogana), ha rinunciato alla sua Sovranità, si è  aggregata nel peggio all’Italia. Non ha una vera farmacia internazionale, nè privata, ma ha il prontuario farmaceutico italiano, più limitato. Inoltre le farmacia sammarinesi sono farmacie di Stato e ben regimentate e  per quanto riguarda i farmaci ormonali a San Marino non sono disponibili. Quale spaccio pensano i consiglieri sia possibile fare a San Marino?
Il GH e la Sandoz.
La prescrizione del GH della Sandoz nasce dal fatto che questo prodotto, di pari qualità rispetto alle altre aziende farmaceutiche, costa la metà. La Sandoz è una azienda molto seria e non fa cose illecite. Come si può pensare che una azienda di portata internazionale si possa compromettere con un medico irrilevante di periferia come il dott. Bianchi? L’accusa può dire quello che vuole, sarà la realtà dei fatti a dire la verità.
L’uso dell’ormone della crescita (GH) che ha importanti funzioni sulla salute dell’adulto, ha il principale impiego nella terapia dei ritardi di crescita. Per l’alto costo della terapia c’è una forte resistenza da parte dell’ospedale a prescrivere il GH ai bambini e pertanto i genitori si rivolgono a specialisti di loro fiducia e se lo pagano.  Il rapporto con la Sandoz, esclusivamente professionale, è ben recepito dalle telefonate. La Sandoz forniva il GH a farmacie dove i pazienti potessero acquistarlo a loro spese. Oltre a questo impiego il GH trova grande impiego terapeutici nella patologie neurodegenerativa, nelle malattie croniche cardiache, nella grave osteoporosi e fratture ossee complicate, nell’obesità. Il GH svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione e cura delle malattie croniche e degenerative dell’invecchiamento.
Per i consiglieri Zeppa e Tonnini non è difficile verificare i miei rapporti con Stella Maris; non sono residente, ne domiciliato. Ho aperto un ambulatorio presso Stella Maris nel 2012, non sono socio e non ne faccio parte.  Basta che verifichino presso gli uffici competenti.  Inoltre le preoccupazioni dei consiglieri sono superflue e mi sembrano molto disinformati. Se uno è condannato o è sospeso dalla professione medica in Italia cosa viene a fare  a San Marino che è lo stesso? Non è il Venezuela o Santo Domingo che non ha estradizione con l’Italia.
Per tutelare l’approccio alla salute e prevenzione dei cittadini dovrebbero sapere i signori consiglieri che San Marino (nelle figure dei suoi rappresentanti) è stato sempre disinteressato alla prevenzione. A dimostrazione di quanto dico guardino gli eventi scientifici organizzati e le proposte fatte dal dott. Bianchi a suo tempo di corsi di formazione professionale all’Università di San Marino.
Infine, i consiglieri Zeppa e Tonnini, che sicuramente sono mossi da una spirito innovativo e moralizzatore, tengano presente che tra gli innumerevoli problemi dello Stato e il numero di ambulatori presenti nel territorio del Titano, Stella Maris  quello forse di minor rilievo per il modesto e limitato numero di professionisti e attività che svolge. Lo scopo della mia presenza a Stella Maris nasce da un progetto di sviluppo professionale in collaborazione con l’Università. Guardino quanti eventi scientifici e congressi abbiamo organizzato! Ma queste sono cose che nella repubblica di San Marino non interessano tanto è vero che sono naufragate, come    la convenzione con il Centro Formazione Professionale che non è stata più rinnovata.  Siccome i consiglieri hanno un ruolo politico e delle responsabilità morali e civili nei confronti della collettività che li elegge, per portare avanti le istituzioni in maniera positiva ed efficiente è indispensabile nell’interesse di tutti (per non trovarci come la Grecia) che le azioni politiche siano di  livello culturale e di competenza professionale.
Vittorio Bianchi                                         07 febbraio 2015

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