Dopo settimane di confronti (e di scontri), la nuova maggioranza di governo ha presentato il programma di governo ai Capitani Reggenti.
25 pagine, che possono essere lette integralmente al termine dell’articolo, in cui sono sintetizzate le principali azioni che Dc, Libera, Psd e Ar intendono concretizzare in questa legislatura.
La premessa
Il testo si apre con una premessa. “Siamo di fronte ad un momento storico formidabile – scrive la neo maggioranza – dove sarà necessaria una forte capacità progettuale, per ridisegnare settori e comparti del nostro sistema nell’ottica di massimizzare le opportunità derivanti dall’Accordo di Associazione ma anche di esprimere al meglio le potenzialità del nostro paese e dei nostri cittadini”. Uno dei perni della legislatura sarà quindi l’accordo con l’Ue, di cui si attende la firma nei prossimi mesi.
Quindi viene chiarito che maggioranza e governo “si propongono di lavorare con competenza, serietà, capacità operativa ed unità d’intenti, con la volontà di conferire un alto livello di rappresentanza istituzionale al Paese, per confrontarsi con gli organismi europei ed internazionali in maniera autorevole e credibile”, senza “alcuna improvvisazione”.
Nel merito il programma è diviso in quattro “sfere”: quella istituzionale, quella economica, quella sociale e quella ambientale.
Sfera istituzionale
Nella prima sfera la maggioranza parla di “riforme istituzionali” che partiranno da “un lavoro di approfondimento” e dalla “costituzione di una commissione consiliare speciale”. Viene evidenziata “la necessità di superare lo squilibrio fra il Potere Legislativo e gli altri Poteri, Esecutivo e Giudiziario”. Per questo “sarà importante una riflessione approfondita sul ruolo e le mansioni dei membri del Consiglio Grande e Generale ed i meccanismi di funzionamento dello stesso sia attraverso la revisione del regolamento consiliare, sia attraverso gli interventi istituzionali già citati”.
Andranno “rivisti gli organici dei Dipartimenti e, se necessario, il loro numero al fine di dotarli delle competenze necessarie all’operatività e a dare una sostanziale ed utile continuità all’operato nei vari settori”.
Per la Pa si parla di “una riorganizzazione funzionale tesa ad una maggiore efficienza nel confronto con le omologhe amministrazioni dei Paesi europei”. Inoltre “attraverso la semplificazione normativa, la digitalizzazione e al sburocratizzazione dei processi l’Amministrazione dovrà offrire ai cittadini ed alle imprese servizi più efficienti e maggiormente fruibili dai cittadini”.
Per quanto riguarda gli accordi internazionali, importante il riferimento ad un “progressivo riconoscimento della Palestina negli organismi internazionali, che si dovrà riflettere anche sul percorso di riconoscimento al nostro interno”.
La Maggioranza si dice poi “concorde nel dare priorità anche alla riforma complessiva delle residenze, che consentirà di aprire a riflessioni concrete anche per affrontare e dare soluzioni al problema casa”.
Per quanto riguarda giustizia e sicurezza viene definito “essenziale proseguire nel percorso già avviato durante l’attuale legislatura verso la completa informatizzazione del Tribunale”. È indicata poi “la revisione delle normative inerenti i ruoli dei tre corpi di polizia (Gendarmeria, Guardia di Rocca e Polizia Civile) suddividendo in maniera chiara e precisa i compiti di ciascuno” e “la revisione delle normative dei corpi volontari volte alla valorizzazione degli stessi e al loro ruolo, nonché potenziando le strutture logistiche e le risorse umane e tecnologiche necessarie”.
Sfera economica
Qui le forze politiche “condividono l’importanza di un progressivo sviluppo dell’economia del Paese” e “ritengono necessario accompagnare e sostenere la crescita ed il riposizionamento delle imprese del settore”, “limitando la burocrazia e accelerando i processi decisionali”.
Vengono ribaditi “gli elementi chiave di valorizzazione del sistema economico”:
• la snellezza dei processi burocratici;
• la flessibilità del mercato del lavoro;
• il pieno accesso al mercato delle materie prime;
• l’azzeramento delle restrizioni agli scambi;
• un basso costo dell’energia.
Per quanto riguarda l’aspetto fiscale “il sistema delle imposte dirette (IGR), grazie anche alla performance dell’economia di questi ultimi anni, che ha consentito un notevole gettito fiscale, non necessita di interventi che vadano a colpire il livello di tassazione attuale. Tuttavia, si dovrà intervenire sulla Legge 166/2013 con l’intento di recuperare alcune sacche di imponibile attualmente non tassate e procedere ad una rivisitazione delle attuali passività deducibili tenuto conto dei mutevoli bisogni della nostra società per una maggiore equità fiscale”. Quindi niente riforma ma una modifica dell’esistente.
Sul fronte delle imposte indirette invece la strada indicata è precisa: “sarà necessario addivenire all’introduzione di un sistema di imposizione sul valore aggiunto (IVA), che tenga conto delle peculiarità del sistema economico sammarinese”.
Per il debito pubblico “la Maggioranza si impegna a non aumentare il debito oltre i limiti di sostenibilità indicati dagli organismi internazionali e concorda che se fosse necessario contrarre ulteriore debito, questo debba essere finalizzato agli investimenti in infrastrutture ed a una progressiva sostituzione del debito contratto per la spesa corrente in debito per investimenti mirati a finanziare progetti di sviluppo ed infrastrutturali, in grado di generare ricchezza, che consenta di diminuire il debito stesso”.
Viene indicata come priorità il confronto con l’Ue per “concordare nuove soluzioni che possano ridurre gli oneri amministrativi per gli operatori economici sammarinesi” oggi costretti al T2.
Sul ruolo degli enti pubblici e privati a partecipazione statale la maggioranza si impegna a “ridisegnare il ruolo della Camera di Commercio e di San Marino Innovation in chiave europea anche attraverso nuove funzioni omissioni, dando loro un ruolo primario quali interlocutori per le nuove imprese e senza precludere una eventuale fusione; trasformare l’Ufficio Statistica in un Ente Pubblico indipendente affinché li suo status venga equiparato a quello degli altri uffici statistici presenti negli Stati membri”.
Spazio anche alla digitalizzazione del paese. Qui la visione vede “la parte privata collaborare con quella pubblica al fine di dare sostanza alla trasformazione digitale del Paese ed il migliore supporto ai cittadini”.
Sfera sociale
“Si rende necessaria – scrive la maggioranza – una riforma complessiva di ampio respiro di tutti i provvedimenti adottati per il sostegno alle famiglie nell’arco degli anni e di provvedere a un loro allineamento alle nuove specificità presenti, anche considerando la progressiva introduzione dell’ICEE quale strumento di equità”.
Viene prevista la “creazione di un fondo a sostegno della natalità, con lo scopo di incentivare le nascite sostenendo le madri che non avrebbero diritto ai sussidi della maternità, come i disoccupati o i lavoratori autonomi, valutando anche al possibilità di estendere la durata di tali sussidi”.
Vengono promesse poi “maggiori agevolazioni per i giovani lavoratori, a partire dall’imprenditoria giovanile”. Per l’istruzione una delle novità più importanti riguarda il CFP. “Andrà valutata la possibilità di completare i percorsi di istruzione e formazione tecnologico-scientifica, anche con la proposta di uno specifico indirizzo informatico e un percorso professionale che giunga alla possibilità di conseguimento del diploma scolastico, mediante l’integrazione tra il CFP ed il sistema scolastico”. È la richiesta che un gruppo di insegnanti porta avanti da tempo anche pubblicamente.
Per la cultura “un’attenzione particolare verrà prestata a specifici settori quali:
• il settore cinematografico con la creazione di condizioni vantaggiose per al realizzazione di prodotti audiovisivi;
• la produzione, il commercio e l’ospitalità di collezioni d’arte;
• il settore editoriale, con il mercato internazionale dei diritti di opere letterarie e dell’audiovisivo edei giochi elettronici;
• il settore delle arti performative, con opportunità di produzione o residenza;
• il settore musicale;
• quello del design e delle sue applicazioni.
Per lo sport la maggioranza si impegna a “promuovere e sviluppare grandi eventi di risonanza internazionale, anche nell’ambito degli E-sport che possono svilupparsi grazie alla normativa approvata nella scorsa legislatura.
Inoltre, al fine di perseguire obiettivi sportivi sempre più di alto livello è necessario potenziare l’impiantistica sportiva oggi esistente”.
Per la sanità viene indicato come “prioritario riorganizzare l’attività libero-professionale intramuraria ed intramuraria allargata” per intervenire così anche sul “reperimento di medici per l’ospedale di Stato”.
“Sarà necessario – si legge ancora – investire in ulteriori progetti per la presa in carico globale degli anziani, potenziando la ricettività della RSA, e soprattutto favorendo l’inclusione degli anziani nella società”.
“Insieme a ciò, si dovrà completare la riorganizzazione dell’assistenza territoriale e della sua integrazione con l’Ospedale di Stato, migliorando e ottimizzando il servizio di medicina territoriale risolvendo le criticità relative ai Centri della Salute, facendoli diventare il fulcro dei servizi sanitari attraverso percorsi di prevenzione, diagnosi e cura delle malattie”.
Ci sarà un “rilancio della Prevenzione e la valutazione di quanto essa incide sulla salute dei sammarinesi, formalizzando altresì un Piano della Prevenzione e migliorando l’offerta dei programmi di screening”.
“Questa Legislatura – scrive la maggioranza – dovrà tenere al centro anche gli esiti del tavolo di monitoraggio previsto per valutare la riforma pensionistica recentemente approvata, verificandone gli impatti e l’equilibrio dei conti previdenziali, per valutare eventuali correttivi utili a garantire al sostenibilità del sistema e l’equità delle prestazioni. Parallelamente, sarà essenziale potenziare il secondo pilastro, Fondiss, nell’ottica di un maggior rendimento dei fondi versati dai lavoratori e le imprese”.
Sfera ambientale
Uno dei temi centrali è quello dell’energia. “Riteniamo irrinunciabile – scrive la maggioranza – effettuare investimenti infrastrutturali nel settore delle energie alternative al fine di ridurre la dipendenza dalle dinamiche di mercato e guadagnare margini di competitività sui prezzi dei prodotti energetici”.
Sul piano specifico delle imprese, “ci impegneremo a dare efficace applicazione al sistema della cogenerazione e ad individuare forme adatte di accesso al libero mercato per le imprese al fine di migliorare la possibilità di minimizzazione dei costi in base al mutare del contesto di riferimento”. Si tratta di impianti di produzione di energia interni alle aziende che possono sfruttare così processi produttivi già esistenti.
Si parla poi della necessità di “razionalizzazione delle risorse idriche e l’impegno in investimenti infrastrutturali che possano garantire una sempre maggiore autonomia nell’approvvigionamento idrico”. “Da subito – scrive la maggioranza a proposito – sarà necessario definire un piano strategico di approvvigionamento di elettricità ed acqua, anche attraverso investimenti in energie rinnovabili in Repubblica e fuori territorio, e verificando la reale possibilità di costruire infrastrutture per al captazione e l’accumulo delle risorse idriche”.
Non si parla invece espressamente della necessità di un nuovo piano regolatore generale. Si tratta evidentemente di uno dei punti caldi della trattativa tra le due coalizioni alleate, dato che Libera-Ps/Psd avevano espressamente indicato il nuovo Prg come esigenza. “La futura pianificazione territoriale – scrive la maggioranza – richiederà la costituzione, in tempi celeri, di un Gruppo Tecnico che recepisca gli indirizzi del Consiglio Grande e Generale, della Commissione Consiliare VI e della Commissione per le Politiche Territoriali, indirizzi che dovranno indicare ciò che San Marino dovrà diventare dal punto di vista territoriale. Sulla base di questa rete di informazioni la Maggioranza valuterà se proporre un nuovo strumento di pianificazione territoriale o, piuttosto, se intervenire settorialmente”.
Si parla poi di un “piano per gli investimenti nelle infrastrutture strategiche, compreso l’ospedale”. Ma non solo. Tra i progetti c’è quello della “trasformazione dell’attuale Cassa di Risparmio di San Marino in un nuovo spazio museale, che fungerà da ‘HUB’ collegando il Museo di Stato, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e le due Cisterne Idriche dismesse sotto Piazza della Libertà”.
Andrà inoltre “ultimata l’avio-superficie attraverso l’allungamento ed asfaltatura della pista“, progetto osteggiato dal comitato dei residenti di Torraccia. Via libera poi al “percorso ferroviario da Borgo a Città”.
Per il turismo la maggioranza intende favorire “la creazione di nuove strutture ricettive, da affiancare a quelle esistenti che andranno qualificate e potenziate, per generare un reale turismo di sosta, cruciale per lo sviluppo del nostro Paese”. L’obiettivo è “destagionalizzare l’offerta turistica con nuove infrastrutture culturali e attrazioni stabili legate al Patrimonio Unesco”.
Leggi il programma governo integrale.
Davide Giardi