Il Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino nell’agosto del 2008, a ridosso di elezioni già praticamente convocate,
modificando la legge elettorale, ha privato gli elettori residenti fuori territorio del diritto di esprimere preferenze per i candidati appunto nelle elezioni politiche.
Il che è avvenuto su
proposta di Sinistra Unita .
La nuova discriminazione è andata a sostituire una precedente discriminazione che privava dell’esercizio del diritto di voto chi non poteva dimostrare di aver trascorso un certo periodo in territorio sammarinese.
Immediate le proteste dei sammarinesi residenti all’estero.
Proteste che stanno continuando.
Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese con il Segretario Pasquale Valentini, apre al dialogo e si dice disponibile a valutare di nuovo la questione: ‘il problema del voto è delicato e bisogna ragionare attorno a che peso dare al voto estero e al voto interno. Oggi questa situazione è diversa e si pone il problema di salvaguardare il diritto della libertà di votare senza condizionamenti sia economici che di altra natura‘ (San Marino Oggi).