Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: Coalizioni, ancora tutto è possibile
Probabilmente non si scioglieranno
fino a ben dopo Ferragosto
i nodi delle coalizioni che
si presenteranno alle prossime
elezioni dell’11 novembre.
Anzi, è molto probabile che
sorprese possano arrivare anche
dopo, considerato che un
peso lo potrebbero avere le
risultanze della Commissione
di inchiesta, almeno secondo
quanto lasciato intendere da alcuni
commissari.
Comunque, dopo la prima partenza
sprint della coalizione
della quale gli stessi futuri alleati
hanno detto essere un punto
fermo ormai assodato formato
da quel che resta del Patto più
il Psd, le ultime divergenze a
distanza, gli entusiasmi sembrano
un po’ frenati. Soprattutto
dopo che Ap ha manifestato
la sua indicazione per la futura
segreteria agli esteri e ha iniziato
a porre alcuni distinguo,
pare di intendere che la strada
non sia così in discesa come si
pensava. Dall’altro lato il Partito
socialista ha fatto sapere che
sta lavorando al programma,
mentre Sinistra unita si arrovella
a pensare come proporre
una alternativa, assieme ai
movimenti che ci stanno, che
possa essere credibile e, allo
stesso tempo, fare fronte anche
dal punto di vista dei consensi
alla grande coalizione che è
fino ad ora ventilata dall’altra
parte. Ma la proposta del coordinatore
Alessandro Rossi di
spogliarsi di nome e simbolo
dovrà incontrare anche il favore
dei tradizionalisti, soprattutto
i vecchi affezionati di Rifondazione
comunista.
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