Emergenza energetica e caro bollette a San Marino, Libera: “Non più rinviabile un aiuto immediato a famiglie e imprese”

Emergenza energetica e caro bollette a San Marino, Libera: “Non più rinviabile un aiuto immediato a famiglie e imprese”

“Improcrastinabile un aiuto immediato alle famiglie e alle imprese”.

Così Libera su emergenza energetica e caro bollette nella Repubblica di San Marino.

“La spesa corrente del bilancio del nostro Paese è aumentata di 40 milioni di euro nell’ultimo assestamento e, contestualmente, sono cresciute di 14 milioni di euro le spese per consulenze e  incarichi agli amici vicini e lontani, asfalti da civico a civico invece che con pianificazioni oggettive, trasferte, robot chirurgici inutilizzabili e purtroppo inutilizzati”, sostiene Libera, che poi sottolinea di aver “proposto un aiuto immediato da 1 milione di euro per supportare famiglie e imprese in risposta al caro energia e di poter disporre di un quadro chiaro, trasparente, rispetto all’aumento vertiginoso delle bollette”.

E ancora: “Sono mesi che chiediamo di poter visionare l’ultimo contratto sottoscritto dall’Aass per l’approvigionamento del gas e, soprattutto, più serietà e prudenza nelle dichiarazioni del segretario Teodoro Lonfernini. L’Autorità per l’Energia ha, finalmente, chiarito che è totalmente anacronistico il mantenimento di una tariffa fissa per l’energia elettrica e il gas. Inoltre, sempre dal comunicato dell’Autorità per l’energia si evince che ‘l’accordo con Enel fissa il prezzo per l’import del gas a potenza fissa di 45 MW che però non è in grado di rispondere alle esigenze di consumo di famiglie e imprese’. L’aumento del consumo, che ci risulta essere più del 9% per l’energia elettrica e molto rilevante per il gas, parrebbe essere dipeso dall’incremento di utilizzo di energia della produzione industriale”.

Inoltre Libera ritiene, “anche alla luce del Piano energetico di emergenza nazionale, che il governo debba avviare quanto prima un confronto con le aziende maggiormente energivore affinché si possa trovare una sintesi che altrimenti rischierebbe di ricadere esclusivamente sulle tasche dei cittadini”.

“La priorità non può essere continuare a utilizzare il debito per la spesa improduttiva o per dare soldi agli amici degli amici ma investirli in sviluppo e politiche sociali a chi è più in difficoltà, in particolare per calmierare i prezzi delle bollette che preoccupano quotidianamente la nostra popolazione”, chiosa il partito di opposizione.

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