Emilio Della Balda, leader storico del Partito dei Socialisti e dei Democratici, fa una analisi della vicenda referendaria conclusasi il 16 marzo 2008, lamentando che partiti di minime dimensioni stiano strumentalizzando ‘l’istituto del referendum per questioni di visibilità e sopravvivenza. Ma così facendo danno un colpo mortale alla democrazia diretta ed accade che solo il 35% del corpo elettorale va a votare‘.
Della Balda, che scrive su San Marino Oggi, si rivolge in particolare a Nuovo Partito Socialista.
Della Balda esclude che Nps possa aspirare a entrare a far parte dell’attuale maggioranza governativa accanto a Partito dei Socialisti e dei Democratici, Alleanza Popolare, Sinistra Unita e Democratici di Centro. Mentre ipotizza un rientro nel Psd.
Questi i termini usati da Della Balda: ‘potrebbe aprirsi un’autostrada per un rientro dignitoso nel Psd con l’obiettivo di rafforzare il polo riformatore …. Il Nuovo Partito Socialista può compiere un atto di alta responsabilità civile e politica. Il quadro politico in movimento e la lezione del referendum lasciano spazio a una scelta di buon senso‘.