Entrato in vigore accordo utilizzazione aeroporto Rn-San Marino

Entrato in vigore accordo utilizzazione aeroporto Rn-San Marino

Repubblica di San Marino
SEGRETERIA DI STATO PER GLI AFFARI ESTERI,
GLI AFFARI POLITICI, LE TELECOMUNICAZIONI E I TRASPORTI
Comunicato stampa
Entra oggi in vigore il Protocollo sull’utilizzazione dell’aeroporto di Rimini-San Marino, firmato fra il Governo della Repubblica di San Marino e il Governo della Repubblica Italiana il 31 marzo 2000. Divengono così pertanto pienamente operative le disposizioni contenute nell’Accordo dell’11 giugno 1990, nonché nel protocollo del 31 marzo 2000, che ne regola l’attuazione. A darne notizia, in sede di conferenza stampa, il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Antonella Mularoni, che ha espresso il proprio compiacimento per un accordo bilaterale in materia aeronautica dalle grandi potenzialità, che apre la porta ad azioni concrete, da concordarsi con le Autorità italiane, nazionali e locali, e “che ci permette, da oggi in poi, di progettare il futuro”.
La Mularoni ha tenuto a ringraziare l’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile Italiana) e tutti coloro che hanno sostenuto il Paese in questo lungo percorso. Soddisfazione è stata espressa anche da parte italiana, in particolare dal Presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, e dal Presidente di Aeradria, Massimo Masini. E’ auspicio di tutti che questo accordo possa raggiungere l’obiettivo di potenziare l’aeroporto di Miramare, slegandolo dalla stagionalità della Riviera.
Oggi – ha continuato Pietro Giacomini, Segretario Generale dell’Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima – arriva a compimento un’attività partita nella seconda metà degli anni ‘80, formalizzata prima con l’accordo dell’11 giugno 1990, che ha sancito la denominazione di “Aeroporto Rimini-San Marino” e la possibilità di utilizzo dell’aeroporto “per le esigenze di traffico civile internazionale tra l’Italia e San Marino”, e poi con quello del 31 marzo 2000, successivamente integrato con l’intesa del 31 marzo 2009, firmata a San Marino dall’allora Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini. Il Protocollo che oggi entra in vigore in seguito all’avvenuto espletamento delle procedure previste nei due Paesi garantisce innanzitutto la possibilità di utilizzo dell’aeroporto da parte di tutti i vettori aerei degli Stati riconosciuti da San Marino e dall’Italia, per il trasporto di passeggeri e merci. Stabilisce inoltre la possibilità, per gli aeromobili civili battenti bandiera sammarinese, di utilizzare l’aeroporto “come base di armamento nel rispetto delle disposizioni internazionalmente riconosciute per la sosta degli aeromobili negli aeroporti, nonché nelle zone destinate alle operazioni commerciali e in quella destinata allo stazionamento degli aeromobili in riparazione, in costruzione o in disarmo”. Dunque si apre l’opportunità per San Marino, d’intesa con le Autorità italiane, di sviluppare proprie linee internazionali, attivare compagnie aeree proprie, effettuare operazioni doganali, nel rispetto delle disposizioni comunitarie, ha spiegato Dennis Michelotti dell’Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima. Dietro pagamento di un canone, è inoltre prevista la messa a disposizione, da parte dell’ENAC, di aree del sedime aeroportuale per un’eventuale aerostazione passeggeri, scalo merci, nonché aree di parcheggio coperte e scoperte.
Il Protocollo, che resta subordinato alla vigenza dell’Accordo del 1990, avrà “in ogni caso” durata quarantennale e potrà anche essere prorogato automaticamente di dieci anni in dieci anni.
L’art. 6 del Protocollo del 2000 prevede lo strumento delle consultazioni bilaterali, da attivarsi mediante la convocazione di un apposito gruppo di lavoro di cui San Marino provvederà a richiedere a breve la convocazione.
Naturalmente ogni iniziativa adottata ai sensi delle intese raggiunte in materia dovrà essere economicamente sostenibile, congiuntamente concordata e di interesse per la Repubblica di San Marino e per il circondario.
San Marino, 3 gennaio 2012/1711 d.F.R.
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE

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