Expo 2020 Dubai, i numeri del Padiglione San Marino: 390mila visite e 130.800 euro di incassi

Expo 2020 Dubai, i numeri del Padiglione San Marino: 390mila visite e 130.800 euro di incassi

A pochi giorni dalla fine della più grande Esposizione Universale nel Medio Oriente e dal ritorno delle manager e dallo staff dei volontari in Repubblica, il Padiglione San Marino chiude la sua partecipazione ad Expo 2020 Dubai registrando il numero finale di 390.000 visite e 130.800 euro di incassi contabilizzati nell’area shop.

Numeri, quelli appena letti, che “si avvicinano molto alle previsioni iniziali, stilate nella fase di realizzazione del progetto”, dichiara in una nota il commissariato generale del governo della Repubblica di San Marino per l’Esposizione Universale Dubai 2020.

L’edizione di Expo 2020 Dubai “ha complessivamente accolto 24,1 milioni di visitatori in 184 giorni di promozione, eventi, incontri e iniziative”. Una maratona che ha visto “protagonisti 192 Paesi partecipanti, che hanno condiviso conoscenze e best practices per favorire le connessioni e la costruzione di un futuro migliore”.

Per la Repubblica di San Marino, “toccata dall’improvvisa scomparsa del commissario e ambasciatore negli Emirati Arabi Uniti, Mauro Maiani, dalla pandemia, che ha raggiunto il suo picco nei mesi di dicembre e gennaio e dalle iniziali difficoltà logistiche nella spedizione delle merci, si è rivelata certamente un’edizione sfidante e impegnativa“. Tuttavia,” grazie al lavoro di squadra e al supporto dello Stato,  lo staff del Padiglione è riuscito a concludere il progetto con successo, portando a casa ottimi risultati: sia traguardi misurabili come i target di vendite e gli incassi sia obiettivi più intangibili come l’aumento della conoscenza del nostro Paese a livello internazionale“.

Infatti, Expo “si è rivelato il più grande evento dedicato al turismo e alla comunicazione della cultura e dell’identità degli Stati che ha avuto luogo nell’area Menasa quella lontana parte di mondo che comprende il Medio Oriente, il Nord Africa e l’Asia Meridionale, per le quali San Marino era un territorio poco noto o addirittura sconosciuto”.
Uno scopo primario, quello di farsi conoscere, “ampiamente raggiunto, grazie a uno spazio espositivo, l’unico tra i Thematic District Pavilion ad avere una vip lounge a disposizione dei propri sponsor e delegazioni, che ha ripercorso il passato, il presente e il futuro della nostra Terra, ottenendo unanimi positivi apprezzamenti sia dalla critica che dagli addetti ai lavori”.
L’autorevole organo di informazione emiratino Gulf News “lo ha, per esempio, citato tra i 7 migliori Padiglioni degni di essere visitati per l’eredità storica“.

Un padiglione che “ha sviluppato un’azione diplomatica molto forte, presentando al mondo le proprie peculiarità, da quelle agroalimentari a quelle turistiche ed economiche che si sono rivelate essere competitive e allineate agli standard internazionali”.
Inoltre, la crescita costante delle visite e degli incassi lungo i sei mesi di Expo sono stati “la grande dimostrazione di un Padiglione operativo e ben funzionante, secondo una logica di storytelling in cui il visitatore grazie all’interazione con i volontari ha potuto conoscere per davvero San Marino”. In questo scenario l’area shop “è risultata essere non solo una sezione dalla quale ricavare degli incassi ma un valore aggiunto e parte integrante del sito espositivo, nel quale le persone hanno potuto completare la propria esperienza di visita, apprezzando i prodotti tipici della Repubblica, decidendo di portarli con sé come ricordo di una nuova scoperta fatta all’Expo 2020 di Dubai”.

Una partecipazione a questa manifestazione che “per San Marino ha portato i suoi frutti anche in termini di connessioni e apertura a nuove opportunità di business”.
Diversi sponsor “hanno infatti preso in considerazione strategie di internazionalizzazione dei propri marchi, a partire dagli Emirati Arabi Uniti, e altri hanno consolidato e allargato il proprio networking proprio sfruttando l’iniziativa e lo spazio del Padiglione in un contesto così internazionale come quello di Expo”.

Oggi, “a poche settimane dal termine dell’evento e dalla chiusura del Padiglione, sono iniziate le procedure per assicurare il rientro dei materiali del Padiglione in Repubblica come il tavolo interattivo, i pannelli espositivi e alcuni mobili della vip lounge e dello shop”.

Quello che accadrà nel prossimo futuro al sito di Expo “sarà l’apertura di District 2020, un progetto che rientra nel Piano Urbanistico 2040 di Dubai, un luogo che accoglierà 145.000 persone e che prevede una espansione della città proprio intorno a quest’area: alcuni Padiglioni verranno smantellati, altri, come quello di San Marino, riconvertiti ad uso abitativo o utilizzati come uffici”. Il quartiere “diventerà un hub dedicato alle nuove tecnologie: tra le grandi aziende, Siemens, Dp World e Terminus hanno già annunciato che avranno qui le loro sedi. Mentre si insedieranno altre 80 start up selezionate, nel campo dell’energia verde, dell’urbanistica, dell’architettura intelligente e della mobilità”.

Prima di focalizzare le energie sulla partecipazione di San Marino ai prossimi progetti mondiali, tutto lo staff del Padiglione “prenderà parte sabato 30 aprile all’evento ‘San Marino Expo Experience’ organizzato dallo sponsor gold San Marino Outlet Experience come momento conclusivo di festa e celebrazione di un’esperienza professionale e di vita unica per 4 manager e 25 volontari che per 6 mesi hanno rappresentato il proprio Paese agli occhi del mondo”.

Il commissario generale Filippo Francini: “Partecipare ad Expo 2020 Dubai, per un microstato come San Marino, significa aver avuto l’opportunità di far conoscere tradizioni storiche e culturali, dinamismo e capacità d’innovazione. È stata un’imperdibile occasione di visibilità in cui San Marino ha dimostrato di essere in grado di misurarsi con la comunità internazionale, presentando al mondo il grande orgoglio e la forte energia di un piccolo paese. Desidero dunque ringraziare tutte le persone che hanno creduto nel progetto e che hanno deciso di prenderne parte. In particolare un grazie agli sponsor per il supporto garantito nel rendere il Padiglione San Marino un luogo di scoperta e conoscenza per quasi 400 mila visitatori provenienti da tutto il mondo. Una collaborazione preziosa, senza la quale non avremmo potuto raggiungere un tale traguardo”.

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