Federalberghi insieme all’Università di San Marino per piantare in tutto il mondo alberi contro la deforestazione

Federalberghi insieme all’Università di San Marino per piantare in tutto il mondo alberi contro la deforestazione

Federalberghi della Repubblica di San Marino, Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente e Università degli Studi di San Marino insieme per una campagna di raccolta fondi per piantare alberi in tutto il mondo.

Lo annuncia in una nota la Segreteria guidata da Stefano Canti che spiega come la collaborazione abbia come obiettivo quello di accrescere la consapevolezza sull’importanza che il patrimonio arboreo ha per la sopravvivenza di tutto il nostro Pianeta.

In particolare ieri è stato presentato un salvadanaio speciale, sviluppato con gli studenti della facoltà di Design, che permetterà di veicolare meglio il messaggio in termini comunicativi.

La presentazione fa seguito alla firma dell’accordo con la società ZEROCO2, avvenuta il 9 aprile dello scorso anno e che ha consentito alla Repubblica di San Marino e in particolare a tutte le sue strutture ricettive, di partecipare attivamente alla raccolta di contributi per sostenere la crescita e piantumazione di alberi in tutto il mondo.

La Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente ricorda poi che ha intrapreso altre iniziative a favore delle attività di riforestazione:
-il progetto promosso e portato avanti insieme alle scuole medie “Bosco che verrà: una classe, un bosco”, che permetterà ai giovani studenti sammarinesi di piantumare 700 nuove piante su un’area di circa 4.000 metri quadrati. In particolare, tre classi delle medie di Fonte dell’Ovo e Serravalle hanno già iniziato a piantare, lo scorso 10 marzo, i primi 100 arbusti nella zona del Tiro a Volo, a la Ciarulla;
-la piantumazione di alberi patriarchi e di alberi da frutto antichi in via d’estinzione, che permetterà così in territorio sammarinese la sopravvivenza della biodiversità, portato avanti dall’AASS.

La Segreteria ricorda infine che secondo una stima della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, dal 1990 al 2020 sono andati perduti nel mondo oltre 420 milioni di ettari di foresta. Il dato è contenuto nel rapporto “Global forest resource assessment”, pubblicato all’inizio di quest’anno.

Nell’ultimo decennio, complice anche una maggior consapevolezza riguardo i temi ambientali, il tasso di deforestazione ha subito una certa frenata. Se fra il 1990 e il 2000 ogni anno avevamo perso circa 7,8 milioni di ettari di foreste, boschi e altro tipo di vegetazione, tra il 2010 e il 2020, invece, il calo è stato di 4,7 milioni di ettari annui. Una quota ancora preoccupante, che non può lasciare istituzioni e istanze sociali indifferenti.

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