Fondazione San Marino 2020 su proposta adesione Ue in Consiglio

Fondazione San Marino 2020 su proposta adesione Ue in Consiglio

La Fondazione San Marino 2020 rileva con soddisfazione che l’Ufficio di Presidenza del
Consiglio Grande e Generale, nella seduta di giovedì scorso, ha deliberato per l’iscrizione
all’ordine del giorno della prossima sessione consigliare di fine gennaio il progetto di legge
d’iniziativa popolare per la richiesta di adesione della Repubblica di San Marino all’Unione
Europea.
Questo passo riporta all’attenzione delle istituzioni un tema caro alla nostra Fondazione,
fondato sulla convinzione che solo su una piattaforma di maggiore integrazione
internazionale, ed in particolare europea, è possibile programmare un piano di rilancio e
sviluppo durevole per il nostro paese.
Le considerazioni spesso sviluppate dalla Fondazione e portate all’attenzione delle
forze politiche, degli attori economici e della cittadinanza con diverse iniziative ed in
varie occasioni vertono sulla consapevolezza che ancor più, nel momento contingente
caratterizzato da pericolose derive e da rischi di stabilità per tutti i sistemi Paese, la nostra
Repubblica non può mancare di giocare il suo ruolo, in forma attiva e non passiva, nel
disegno di ridefinizione delle regole del gioco internazionali ed europee.
Le vicende di questi giorni, gli incontri bilaterali tra la vicina Italia ed i co-fondatori
dell’Unione Europea fanno emergere come l’unica via per emergere dal difficile momento
economico e finanziario sia quella di un consolidamento ed elevazione delle forme di
integrazione.
Se San Marino facesse, ancora una volta, l’errore di tenersi ai margini, di non scegliere,
di non proporre una posizione propria, non solo creerebbe le condizioni per una ulteriore
emarginazione, ma si troverebbe ancora una volta a subire quanto da altri deciso senza
diritto di parola. Una non scelta come questa eliminerebbe una ulteriore chance di recupero
di posizione per il nostro Stato.
Ridiscutere il tema della richiesta di adesione all’Unione Europea, oggi, dopo la clamorosa
del referendum indetto per il 27 marzo scorso, è di prioritaria importanza e speriamo che
l’attitudine delle forze politiche dimostri una capacità di visione ed una lucidità più elevate di
quanto non sia successo nel passato remoto e recente.
  [c.s.]

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