Fra Carim e Cis, forse, anche una questione di ‘capital gain’

Fra  Carim e Cis, forse, anche una questione di ‘capital gain’

Giorno dopo giorno il Commissariamento della Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) pare arricchirsi di nuove motivazioni.

L’ultima è quella di Lionello Mancini di IlSole24Ore, basata anche questa sui rapporti fra Banca Carim e il controllato – al 100% – Credito Industriale Sammarinese.

Prima che arrivassero degli ispettori, comunque, la Guardia di finanza aveva avviato altre verifiche, specie su un conto del Cis aperto presso la capogruppo. Su questo conto sono confluiti in un anno oltre 90 milioni, utilizzati per acquistare titoli. La convenienza è chiara e lecita, come banca estera il Cis non paga capital gain, ma la Gdf vuol verificare se dietro quel conto non si celi astuta clientela italiana. La somma è ingente, la raccolta post-scudo del Cis è ormai ridotta a 600 milioni: -35% rispetto ai 930 milioni del 2008.

Leggi l’articolo di Lionello Mancini, IlSole24ore

Il riferimento di Mancini, collegato alla Guardia di Finanza, potrebbe far pensare ad analoghe indagini sul capital gain presso Credito di Romagna o, ancora prima, presso Banca di credito e risparmio di Romagna.

Guarda le registrazioni del TERREMOTO che ha avuto luogo oggi in Romagna

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