Franco Cavalli di San Marino Oggi:’Tangentopoli’, perquisite le abitazioni di Mularoni e Menicucci

Franco Cavalli di San Marino Oggi:’Tangentopoli’, perquisite le abitazioni di Mularoni e Menicucci

 San Marino Oggi

Magistrati dispongono il sequestro di documenti, cellulari e
computer: si indaga sul filone della Penta Immobiliare

‘Tangentopoli’,
perquisite le abitazioni di Mularoni e Menicucci

Indagine su Bruscoli,
rogatoria dal Titano già dopo l’arresto di Stolfi

Franco Cavalli

SAN MARINO. Tangentopoli
sammarinese
, nuove iniziative da parte della magistratura sammarinese che
ieri tramite la polizia giudiziaria ha svolto perquisizioni nelle abitazioni di
due importanti politici sammarinesi: si tratta dell’ex segretario di Stato alle
Finanze e attuale consigliere dell’Unione per la Repubblica, Pier
Marino Mularoni
, e dell’ex segretario Dc, oggi anche lui anche componente
dello stesso partito, Pier
Marino Menicucci
. Il tutto rientrerebbe in uno dei filoni della maxi
inchiesta sulla Tangentopoli sammarinese e riferibile alla Penta Immobiliare che
vede tra gli indagati coinvolti anche l’ex presidente della ex Bcs, Giuseppe
Roberti
. Su ordine del Commissario della Legge Alberto Buriani, gli agenti
sono entrati a casa di Mularoni, a Paderna di Domagnano, poco prima delle 14.
Sequestrati documenti, apparati informatici e telefonici. Poco dopo le 17,30 è
invece cominciata la perquisizione nella casa a Cailungo di Menicucci.

Mularoni ieri non ha
partecipato ai lavori Consiglio
Grande e Generale (altro articolo
a pagina 3). Entrambi i politici
oggetto ieri di perquisizioni nelle
loro abitazioni, sono indagati
per associazione a delinquere e
riciclaggio. Gli inquirenti stanno
acquisendo elementi
sulla presunta tangente
per la compravendita
della sede di Banca Centrale
in via del Voltone, all’epoca in
cui Mularoni era segretario alle
Finanze. i soldi sarebbero passati
prima su un libretto al portatore
poi in un conto intestato alla Penta
immobiliare che ha acquistato
il loft di Bologna, già posto sotto
sequestro. La società vendette
a Mularoni l’appartamento, ma il
relativo assegno non venne mai
incassato.
Sempre nell’ambito della maxi
inchiesta scaturita dal ‘Conto
Mazzini’ aperto alla ex Bcs e che
ha già portato in carcere tra gli altri,
anche due ex segretari di Stato
(Claudio Podeschi e Fiorenzo
Stolfi) è ipotizzabile che nei
prossimi giorni o al più tardi nelle
prossime settimane, verranno
ascoltati dalla magistratura anche
altri politici oltre a quelli oggetto
della perquisizione di ieri.
E l’indagine sammarinese
potrebbe presto intrecciarsi
anche con indagini italiane: già
dopo l’arresto di Fiorenzo Stolfi
avvenuto lo scorso 8 ottobre,
infatti, il Tribunale di San Marino
aveva inviato una rogatoria per la
richiesta di assistenza giudiziaria
alle Procure italiane nei confronti
di Nicola Tortorella e Gian Luca
Bruscoli, indagati anche loro per associazione a delinquere e
riciclaggio nell’ambito del filone
che riguarda la Fin Project, la
stessa Bcs e una serie di
libretti al portare, ma
anche un giro di nomine
diplomatiche oggetto di
approfondimento proprio
da parte del tribunale
che ha acquisito documenti
anche dalla segreteria di
Stato agli Esteri.
Per quanto riguarda poi
Bruscoli, va ricordato che
giovedì scorso ha pure
subito un’aggressione,
molto probabilmente da parte
di due persone tuttora ignote,
a Pesaro. Mentre cresce un
po’ di preoccupazione anche
in Repubblica per episodi che
purtroppo sono già entrati a far
parte delle cronache giudiziarie
e che sono dibattuti in processi
ancora in corso anche in Riviera,
si apprende che già in passato,
qualche anno fa, ci sarebbe stato
sempre ai danni di Bruscoli un
tentativo di aggressione, che però
sarebbe stato sventato. in seguito
all’agguato andato invece a segno,
l’ex ambasciatore sammarinese,
oltre alla frattura del setto nasale,
ha riportato anche diverse
ecchimosi su gran parte del corpo.
Però dopo le prime cure ha firmato
per uscire dall’ospedale, per
tornarci poi il giorno successivo
per delle medicazioni. Adesso
però non sarebbe in questo a
Pesaro, ma all’estero.
Sull’aggressione a Gian Luca
Bruscoli si limita a rilasciare un
commento il suo avvocato, Maria
Antonietta Pari, che parla di “cose
allucinanti”.
Come legale di Bruscoli conferma
di averlo sentito e che starebbe
“relativamente” bene rispetto a
quanto subito, un agguato vero
e proprio. “Certe cose – conclude
l’avvocato Pari – non dovrebbero
proprio accadere, sono
preoccupata per il mio assistito e
non solo”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy