Frodi carosello o triangolazioni, IlSole24Ore, allegato ad articolo 12 ottobre

Frodi carosello o triangolazioni, IlSole24Ore, allegato ad articolo 12 ottobre

Frodi carosello o triangolazioni, IlSole24Ore, allegato ad articolo del 12 ottobre di Francesco Falcone e Antonio Iorio
Sole 24 Ore – Operazioni carosello il primo obiettivo

I meccanismi di frode riscontrati con maggiore frequenza in ambito comunitario sono le “frodi carosello” , che hanno come oggetto transazioni triangolari in cui sono coinvolte imprese con sedi in diversi Stati membri dell’Unione europea.
La condotta
La fattispecie fraudolenta consiste nel mancato versamento dell’Iva da parte di soggetti residenti che effettuano acquisti di merci in sospensione d’imposta e che cedono le stesse, direttamente ovvero tramite ulteriori società filtro , ad altri soggetti passivi reali destinatari dei beni. Questo è possibile perché attraverso il meccanismo dell’inversione contabile (cosiddetto reverse charge) le operazioni intracomunitarie si presentano come neutre ai fini dell’imposta sul valore aggiunto in quanto (ai sensi della disciplina introdotta con il Dl 331 /93) l’acquirente non deve versare l’Iva al cedente comunitario e registra il corrispettivo con la relativa imposta in acquisto e in vendita.
Il soggetto che effettua l’acquisto in sospensione emette una fattura di vendita con imponibile inferiore a quello di acquisto e assume, di fatto, il debito di imposta, ma ne omette il relativo versamento.
I presupposti
Sono costituiti dall’acquisto in sospensione di imposta e dal mancato versamento dell’Iva nel momento della successiva rivendita delle merci.
Il fine
Il soggetto interposto (cosiddetto “missing trader” ), omettendo di assolvere agli obblighi fiscali, può cedere la merce a un prezzo inferiore a quello di acquisto. Il cessionario (interponente), può cedere la stessa merce a prezzi pi competitivi.
L’esempio
Un soggetto comunitario vende a un soggetto italiano (cartiera) un bene a un prezzo di 100 euro; la cartiera riceve la merce senza addebito di Iva; successivamente, vende il bene al reale destinatario a un prezzo di 90 euro, sul quale applica la corrente aliquota d’imposta (20%); il reale destinatario ottiene in tal modo un bene a un prezzo (90 + 18 = 108 euro) del 10% inferiore a quello di mercato, e può detrarsi l’Iva afferente l’acquisto; la cartiera ottiene anch’essa un vantaggio economico di circa il 1O% (110-100), in quanto, in genere, trattiene illegittimamente quanto dovuto all’erario a titolo di Iva.
I soggetti
Spesso tra la cartiera e l’utilizzatore finale, sono interposte delle società definibili come “filtro” , cioè dei soggetti economici, perfettamente operativi, il cui utilizzo costituisce, di fatto, un’evoluzione del sistema di frode, con lo scopo di rendere maggiormente difficoltoso l’accertamento e le contestazioni da parte degli organi del fisco.
Il mezzo
Il meccanismo, secondo l’analisi effettuata dalla Gdf, dunque ruota essenzialmente attorno al “missing trader”: si tratta a tutti gli effetti di un operatore economico fittizio (sia esso impresa con struttura societaria o impresa individuale).

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