La Centrale Sindacale Unitaria della Repubblica di San Marino ha presentato due ricorsi a favore dei frontalieri colpiti da una tassa ritenuta discriminatoria e illegittima, varata con la finanziaria e riconfermata su proposta del Governo.
Il primo ricorso è diretto al Collegio dei Garanti. “E’ evidente – spiega la CSU
– che introdurre una diversa tassazione dei lavoratori in base alla loro
residenza anagrafica rappresenta una discriminazione intollerabile che lede il
principio di parità del trattamento economico fra lavoratori sancito dalla Carta
dei Diritti del 1974. Per questo solleveremo davanti al collegio dei Garanti
l’eccezione di costituzionalità dell’articolo 56 della Finanziaria che ha
cancellato la voce spese di produzione del reddito per i frontalieri.”.
Pronto anche un esposto denuncia che verrà trasmesso all’Organizzazione
Internazionale del Lavoro, agenzia delle Nazioni Unite responsabile
dell’adozione e dell’attuazione delle norme internazionali del lavoro.
Vedi comunicato Centrale Sindacale Unitaria