Grazie alla superfornitura di gas libico il Titano potrebbe avere decine e decine di milioni di euro di combustibile da rivendere all’estero con ingenti guadagni
Alleanza Nazionale Sammarinese, alla luce della notizia di un accordo stretto con l’italiana Hera e la tedesca VNG per la gestione delle risorse energetiche, esautorando da questo businnes l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi, non può non esprimere le sue perplessità sulla controversa e poco trasparente operazione condotta dalla Segreteria Industria e dal Governo senza coinvolgere il Consiglio Grande e Generale.
Una perplessità che, alla luce di meno recenti situazioni emerse dagli organi di informazione, si trasforma quasi in inquietudine.
Infatti, è del gennaio scorso la notizia di un viaggio che ha portato una delegazione sammarinese -con al suo interno, fra gli altri, il Segretario di Stato all’Industria Tito Masi e il Presidente della Camera di Commercio, Enzo Donald Mularoni- al cospetto del Presidente libico Gheddafi che –e questo si deduce da un resoconto datato 4 giugno 2007 e diffuso dalla Tv di Stato- avrebbe assicurato al Titano una fornitura di gas ampiamente superiore al fabbisogno interno. Tanto che –si legge in questo resoconto- “…c’è la prosecuzione della trattativa con la Libia per la fornitura di gas, si pensa ad un incremento della fornitura prevista per arrivare a forme di trading con partner qualificati, consentendo così alla Repubblica di rimettere sul mercato i quantitativi non utilizzati e ricavarne un vantaggio anche economico”.
Dunque, la fornitura di gas libico, per San Marino, potrebbe rivelarsi un business annuale da decine e decine di milioni di euro, quindi capace da solo di risanare i bilanci dell’Aass, chiusi in rosso nell’ultimo esercizio, e di creare importanti risorse per rimpinguare le casse pubbliche. Ma il sospetto è che questo enorme business –visti gli ultimi atti della Segreteria all’Industria- possa finire a vantaggio di una azienda privata di proprietà di realtà straniere.
Infatti, oggi, alla luce dei fatti sopra riassunti, prende corpo il dubbio che ancora una volta, una grande ricchezza sammarinese –nel caso il gas concessoci da un riconoscente Gheddafi- possa venire svenduta e i vantaggi economici derivanti possano finire all’estero, a Hera e VNG. E questo sarebbe un atto gravissimo, di quelli che –un tempo- avrebbero indotto Alleanza Popolare a confezionare un apposito dossier-denuncia.
Così, per fare piena luce su una vicenda che al momento appare poco chiara, Alleanza Nazionale Sammarinese –alla quale poi si sono aggiunti anche i Popolari Sammarinesi con il loro consigliere Romeo Morri- attraverso il suo consigliere Glauco Sansovini, ha depositato oggi una interpellanza al Governo. Eccola di seguito:
INTERPELLANZA
Visto l’accordo stipulato con Hera e VNG che esautora l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi dalla gestione delle risorse energetiche e alla luce di una recente visita di una delegazione sammarinese in Libia, nonché sulla base di notizie diffuse a mezzo stampa relativamente alla possibilità, per San Marino, di rivendere fuori territorio ingenti quantità di gas libico,
SI CHIEDE al Governo:
a) Quante volte e quando, dal gennaio 2006 ad oggi, delegazioni sammarinesi si sono recate in forma ufficiale in Libia;
b) Da chi erano composte le singole delegazioni che dal gennaio 2006 si sono recate in visita in Libia e se, al fianco della stesse, ci fossero anche personaggi non sammarinesi;
c) Se risponde al vero che il Governo ha stipulato una convenzione con realtà economiche straniere. E, se sì, con quali e in che termini;
d) Se risponde al vero che una società privata in cui figurano anche proprietari stranieri sostituirà l’AASS nella gestione dell’energia.
e) Se risponde al vero che la gestione, così come i proventi, della commercializzazione all’estero del gas in eccesso sarà di competenza esclusiva di una società privata con proprietari anche stranieri.
Glauco Sansovini