Germano Bollini (Pdcs): ‘Innovazione e ricerca per collocare San Marino al centro dell’attenzione internazionale

Germano Bollini (Pdcs): ‘Innovazione e ricerca per collocare San Marino al centro dell’attenzione internazionale

In questi giorni, alla luce dei dati economici che riguardano San Marino – afferma Germano Bollini, candidato per il PDCS – si cercano nuove strade per ridare slancio a lavoro e produttività.

Credo che l’economia di San Marino non possa prescindere dalla necessità di puntare sulla ricerca e sull’innovazione. E’ chiaro che il nostro Paese non può ospitare grandi industrie, sia perché non è in grado di offrire come tanti altri Paesi UE convenienze economiche, sia per non consumare ulteriore territorio.
Un mercato che preveda economie a scarso valore aggiunto di carattere intellettuale è molto pericoloso.
D’altra parte a San Marino sono presenti alcune condizioni di base che possono renderla competitiva, in mercati in cui la componente intellettuale è molto forte.
È per questo che la mia idea è quella di trasformare San Marino in un grande laboratorio, incubatore di ricchezza, per tutto ciò che riguarda innovazione, ricerca e creatività.
La sua particolare fiscalità, fortemente premiante per le imprese; l’essere inserita nel contesto europeo, il secondo mercato del mondo; l’avere a disposizione le migliori infrastrutture, i diritti sociali diffusi, la coesione, un istruzione di notevole predominanza.
Questo insieme di condizioni virtuose le permetteranno di essere appetibile per tutte quelle aziende, che pur tenendo le braccia in altri paesi, radicheranno o riporteranno il cervello a San Marino.
La nostra vera opportunità è rappresentata dalla possibilità di richiamare sul Titano studiosi, ricercatori e laboratori internazionali. San Marino, con il Polo scientifico e tecnologico in fase di evoluzione, è in grado di mettere a disposizione una struttura operativa di primo piano. Ciò che conta è che si incrocino adeguatamente le esigenze delle imprese con quelle dei ricercatori. Solo così, solo se ci sarà una stretta relazione tra mondo produttivo e mondo scientifico-universitario, il Polo potrà avere successo.
Abbiamo l’opportunità di diventare un incubatore di ricchezza, di stringere relazioni di alto profilo con l’Italia, così come gli altri Paesi UE. Non a caso il programma del Polo risponde all’obiettivo prioritario indicato dall’Unione Europea di realizzare un’economia basata sull’innovazione e la conoscenza e sull’intensificazione dell’impegno nella ricerca e sviluppo, fattori chiave per la competitività e per il rilancio della crescita economica.
A questo obiettivo auspico che concorrino associazioni imprenditoriali-ricercatori-governo per fare veramente di San Marino un centro di eccellenza internazionale dell’innovazione.

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