Gestione emergenza neve, il Segretario Canti replica alle accuse di Rf e svela i retroscena delle tensioni in Aaslp

Gestione emergenza neve, il Segretario Canti replica alle accuse di Rf e svela i retroscena delle tensioni in Aaslp

Stefano Canti, Segretario di Stato per il Territorio, risponde alle accuse di Repubblica futura sulla gestione dell’emergenza neve a San Marino e sulla gestione dell’Aaslp.

Dopo aver rivolto “un sentito ringraziamento allo staff tecnico ed a quello operativo del servizio sgombero neve per aver lavorato senza interruzione per ripristinare la viabilità e per l’impegno profuso nelle varie attività”, Canti risponde al partito di opposizione: “Repubblica Futura non perde occasione per denigrare il servizio sgombero neve, peccato per loro che non si accorgano che così facendo accusa persone che lavorano con spirito di servizio non sapendo, oltretutto che, gli operativi che svolgono questo servizio sono sempre gli stessi da anni e che conoscono bene il proprio mestiere.

Va detto – scrive Canti – che la nevicata di questi giorni è stata straordinaria, che un evento di tale portata non si vedeva da diversi anni e che, pur nella straordinarietà dell’evento atmosferico durante il quale in poco tempo sono scese molta neve e pioggia, tutto lo staff del servizio sgombero neve, tecnico ed operativo, ha lavorato senza interruzione per ripristinare la viabilità con il massimo impegno nelle varie attività”.

Quindi il Segretario al Territorio spiega nel dettaglio i motivi che hanno portato al caos nell’individuazione nelle scorse settimane dei responsabili del Centro di Coordinamento Operativo (C.C.O.), l’organismo che fa da cabina di regia per tutte le operazioni di sgombero neve.

I compensi per il “Servizio sgombero neve” sono normati da un accordo normativo-economico che risale al 2010 con validità fino al 2018 ed è pertanto oggi scaduto. 

Tale contratto scaduto prevede che ai tecnici dell’AASLP che compongono il C.C.O., “oltre al normale stipendio sia riconosciuta una indennità lorda mensile, per 6 mesi all’anno (da ottobre ad aprile), pari a 622,13 euro/mese per i tecnici e pari a 794,72 euro/mese per i responsabili, oltre alle indennità fisse di uscita giornaliera pari a 45,01 euro/giorno e le ore straordinarie prestate (al di fuori del normale orario di lavoro) per il servizio sgombero neve qualora attivato”. 

La scorsa estate il Direttore dell’AASLP, Ing. Giuliana Barulli, ha formulato delle proposte di revisione dell’Accordo “in ottemperanza agli obiettivi fissati nel proprio contratto di lavoro” dalla Direzione Generale della Funzione Pubblica “anche in vista del percorso di rinnovo del contratto con i sindacati“.

Canti spiega che la proposta del Direttore Barulli, “riservata e nemmeno presentata alla politica“, prevede “la conversione delle indennità di funzione e di coordinamento dei tecnici del CCO in indennità di reperibilità nella misura oraria stabilita dalla vigente contrattazione collettiva – pari a  1,49514 euro all’ora, così come avviene per tutta la Pubblica Amministrazione, con conseguente riduzione economica a fronte di un minor impegno in termini di disponibilità, proponendo di riservare la funzione di coordinatore ai livelli 8° e 9° già compensata e ricompresa nella retribuzione relativa al profilo di ruolo”.

Non solo. Il Direttore ha anche proposto una diversa organizzazione del servizio, con l’inserimento a rotazione di nuove figure all’interno del CCO

D’altra parte, come ben esplicitato negli allegati della risposta del Segretario Canti all’interpellanza di Rf del 2 dicembre scorso, negli ultimi anni il CCO è stato formato da una affiatata squadra di tecnici Aaslp volontari. Di fronte alle proposte di nuove disposizioni, questi dipendenti hanno messo i vertici dell’Azienda di fronte alla scelta: o le regole rimangono quelle precedenti o noi non diamo disponibilità a far parte del CCO per l’inverno in corso. E così è stato.

Quindi Direttore e Cda dell’Aaslp prima, e Congresso di Stato poi, hanno dovuto cercare altri volontari anche da Aass e Protezione civile, andando a creare un CCO composto sempre da 9 persone di cui solo una minima parte con esperienza pregressa.

Il nocciolo della questione – spiega Canti – non è stato quello di “estromettere” qualcuno come riportato nel comunicato di Repubblica Futura, ma quello di garantire un servizio pubblico essenziale a seguito della presa di posizione e della mancata disponibilità di pochi tecnici definiti esperti (4 persone) solo perché agli stessi è stato richiesto di avvicendarsi nel servizio.

Avvicendamento – sottolinea il Segretario – previsto per Legge e lecito nei confronti di chi da anni, aspira a diventare responsabile, avendo svolto per anni il servizio in staff e quanto mai necessario per garantire la formazione di esperienza a coloro che hanno manifestato l’interesse ad entrare in servizio a seguito del recente ingresso in Azienda e ritenuto essenziale anche a causa dei recenti pensionamenti di tecnici con esperienza. Con procedure codificate e ben definite il servizio deve poter essere svolto anche in assenza, per vari motivi anche personali, di coloro che lo hanno sempre fatto”.

 

Quindi l’affondo: “Non è ammissibile che un dipendente pubblico si rifiuti di svolgere un servizio pubblico essenziale solo perché venuto a conoscenza di una proposta di modifica organizzativa e della relativa indennità, proposta non ancora presentata alla politica e quindi di fatto non attuativa”. 

Per Canti “questa è la realtà dei fatti di cui Repubblica Futura è perfettamente a conoscenza in quanto è stata fornita loro tutta la documentazione necessaria per comprendere la situazione, ma come è solito fare il partito di opposizione, meglio schierarsi nei confronti di coloro che cavalcano il malcontento strumentalizzando, mistificando la realtà dei fatti e denigrando il Segretario di Stato per il Territorio. Avanti così…”.

Infine il Segretario ritiene “fuori luogo che la normale attività di programmazione e continuità aziendale del servizio pubblico essenziale di sgombero neve sia equiparata da RF alla “pulizia etnica” in quanto ricordo che tale termine è stato utilizzato in passato a fronte di eventi bellicosi, non penso che dinamiche e disponibilità aziendali possano essere parificate ad un conflitto bellico. Da parte mia e del Direttore dell’AASLP, Ing. Barulli c’è senso del dovere nel portare avanti i progetti per la crescita del Paese e voglia di migliorare anche a fronte di chi sostiene “abbiamo sempre fatto così” e non propone alternative per ottimizzare ed evolvere. Su questo parleranno i dati, i numeri ed i risultati ottenuti.

Chiederò nei prossimi giorni – conclude Canti – una relazione al Direttore dell’AASLP sulla gestione dell’attuale emergenza al fine di comprendere le motivazioni di alcuni presunti ritardi o difficoltà riscontrate e le renderò pubbliche al fine di informare tutta la Cittadinanza sull’operato di questi ultimi due giorni di eventi atmosferici straordinari”. 

digià

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