Il giudice d’appello del Tribunale della Repubblica di San Marino, Massimo Nobili, ha accolto il ricorso degli avvocati di Gianfranco Ercolani, Alessandro Petrillo e Alberto Selva, contro la decisione del Commissario della Legge, Roberto Battaglino, di non concedere il permesso di passare le feste di Natale in famiglia.
Ercolani nei giorni a cavallo di Natale e Capodanno starà a casa e negli altri giorni passerà in carcere solo la notte.
Implicato nella morte per overdose di una 17enne a Cuba, Ercolani è rimasto nelle carceri di quel paese per cinque anni e poi estradato a San Marino col vincolo – almeno così era stato detto – di trascorrere il resto della pena, fissato dai giudici cubani, nelle carceri sammarinesi.
Il giudice Nobili ha stabilito che Ercolani ha diritto in pratica a un regime di semilibertà.
Ercolani il 15 gennaio si presenterà davanti al giudice di terza istanza, dr. Lamberto Emiliani, cui, attraverso i suoi legali, ha chiesto tout court di uscire dal carcere in quanto, secondo appunto i suoi legali, egli non sarebbe stato estradato da Cuba ma espulso. Perciò la detenzione nelle carceri sammarinesi non avrebbe un fondamento e, di fatto, sarebbe un sopruso.