Giochi del Mediterraneo 2022, la Repubblica di San Marino 17ª nel medagliere

Giochi del Mediterraneo 2022, la Repubblica di San Marino 17ª nel medagliere

Questa sera calerà il sipario sull’edizione numero 19 dei Giochi del Mediterraneo. Orano passerà il testimone a Taranto, la cui macchina organizzativa è già al lavoro in vista dell’edizione 2026.

San Marino chiude al 17° posto in medagliere su 26 Nazioni al via, con 6 medaglie: gli ori di Myles Amine (lotta libera, 86 kg) e del doppio femminile delle bocce formato da Anna Maria Ciucci e Stella Paoletti, l’argento del doppio maschile Frisoni – Dall’Olmo, sempre nelle bocce, e i bronzi conquistati da Malik Amine (lotta libera, 74 kg), Enrico Dall’Olmo (bocce) e Gian Marco Berti (tiro a volo).

“Il bilancio è ampiamente positivo – tira le somme il presidente del Comitato olimpico nazionale sammarinese, Gian Primo Giardi -. Abbiamo eguagliato il numero record di 6 medaglie dell’edizione 2009 che si tenne a Pescara, ma con due ori. Nel medagliere ci lasciamo alle spalle 9 Paesi, realtà di dimensioni territoriali e bacini ben più estesi del nostro. Anche chi non ha conseguito una medaglia, ha dato comunque il massimo di sé, migliorando record nazionali e prestazioni stagionali. Il voler superare costantemente i propri limiti è l’atteggiamento che chiediamo sempre ai nostri atleti ed in questo possiamo dire sicuramente di aver vinto. Sono orgoglioso della delegazione non solo per i risultati agonistici ma anche per il comportamento ed il senso di appartenenza dimostrato. Vorrei sottolineare il grande gesto di sportività di cui si è reso protagonista Jacopo Frisoni che non ha esitato a dichiarare un vantaggio incongruo. Lo sport si conferma eccellenza e importante ambasciatore della Repubblica di San Marino”.

Anche dal punto di vista organizzativo, seppure con qualche difficoltà iniziale, la trasferta può dirsi positiva: “Tutta la squadra ha dimostrato grande spirito di adattamento – commenta il capo missione Anna Lisa Ciavatta -. Non sono mancate le difficoltà, ma lo spirito di collaborazione ha sicuramente agevolato il compito mio e del vice capo missione Bruno Gennari. La cosa di cui andiamo maggiormente fieri, oltre ai risultati da record, è l’essere riusciti a vivere questa esperienza da vera squadra. Non è mai mancato l’incitamento per i compagni e credo che questo abbia aiutato a raggiungere certe prestazioni esaltanti”.

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