Gioco d’Azzardo a San Marino: orgia di ipocrisie

Gioco d’Azzardo a San Marino: orgia di ipocrisie

Proprio così ‘orgia di ipocrisie’ titola un pezzo su La Tribuna Sammarinese Giovanni Giardi auspicando che finalmente tutti i politici che si dichiarano contro i giochi o da sempre o perché convertitisi all’ultimo momento, lo promuovano loro finalmente, avendone i mezzi, un referendum per sentire i sammarinesi.
Di referendum sui giochi si parla da tanto. Ci sono stati anche tentativi di organizzarli. Invano. I governanti di turno con l’avallo del Comitato Garante della Costituzionalità delle Norme li hanno sempre stoppati. Troppi interessi in ballo anche privati, interessi trasversali agli stessi partiti che si sono dichiarati contrari un tempo o che si dichiarano contrari ora perché davvero una iniziativa referendaria vera parta da partiti politici di una certa consistenza.

Il paese nel frattempo sta scivolando su una china a dir poco vergognosa, che fa pensare a certi luoghi del mondo finiti per essere governati – per qualche accidente della storia – dalla malavita.
Dice Giardi: dopo i giochi in cogestione statale ‘coerentemente qualcuno ha proposto di far soldi con la prostituzione e se i soldi non puzzano presto qualcuno proporrà di creare spacci ai confini per la vendita di droga‘.

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