Sior Todero Brontolon al Teatro Nuovo
Mercoledì 11 marzo prossimo, al Teatro Nuovo di Dogana è in scena Sior Todero Brontolon, di Carlo Goldoni interpretato da uno dei massimi protagonisti del grande teatro italiano, Giulio Bosetti; un “classico” della letteratura teatrale in un allestimento particolarmente pregiato, che ha debuttato al Teatro Goldoni di Venezia in occasione delle celebrazioni per i trecento anni dalla nascita del grande autore.
Definita dalla critica “l’edizione più felice mai rappresentata del testo,” questa eccelsa coproduzione del Teatro Carcano di Milano, del Teatro Stabile del veneto “Carlo Goldoni”,del Teatro Fondamenta Nuove di Venezia e della Biennale di Venezia è diretta da Giuseppe Emiliani regista ed autore di teatro, vincitore del Pegaso d’Oro 2004 per la regia teatrale del Premio Internazionale Flaiano.
Emiliani offre una lettura impeccabile del bellissimo lavoro, valorizza la trama e non manca di mettere in luce i significati reconditi; uno spettacolo dal ritmo sicuro e in un perfetto dosaggio di effetti dove scorrono sarcasmo ed humour, quel sarcasmo che soprattutto fa suo Bosetti capace di restituirci un Sior Todero da manuale, disegnando con maestria un vecchio misantropo, torvo e dispotico. Attornia il protagonista un ottimo cast di attori assolutamente ricchi di talento e perfettamente centrati nei rispettivi ruoli. Sior Todero brontolon ossia Il vecchio fastidioso, comunemente nota come Sior Todero brontolon, è stata rappresentata da Goldoni, per la prima volta al Teatro San Luca di Venezia nel gennaio del 1762 con dieci riprese ed una replica nel mese di febbraio e di ottobre dello stesso anno, mentre è stata pubblicata nel 1774. La storia è nota: il vecchio Todero, insensibile e avaro, promette in sposa la nipote Zanetta a Nicoletto, figlio del proprio agente Desiderio, per evitare di disperdere la dote al di fuori delle mura domestiche. Tale progetto non è gradito alla nuora Marcolina, che invece predispone un matrimonio di prestigio, ma non può contare sull’alleanza del marito Pellegrin, uomo privo di qualità e di carattere. Con l’aiuto di un paio di colpi di scena, la vicenda ha la fine sperata, anche se, come spiega il regista, la vicenda rimane in realtà aperta e il lieto fine momentaneo: “la tirchieria, la diffidenza di Todero verso gli altri si proiettano più che mai sul futuro prossimo, e tutto lascia presagire che ben presto altri motivi di litigio sorgeranno a turbare la casa.”
Il carattere di Todero, dipinto dallo stesso Goldoni come “l’uomo che brontola sempre; cioè che trova a dire su tutto, che non è mai contento di niente, che tratta con asprezza, che parla con arroganza e si fa odiare da tutti” è uno dei più odiosi della produzione goldoniana; l’interpretazione però si scosta da una recitazione di maniera privilegiando l’approfondimento dei lati universali del personaggio, che ce lo fanno sentire, a trecento anni di distanza, ancora straordinariamente vicino. Bosetti stesso, spiegando il proprio approccio al testo ha dichiarato: “da parte mia, non cercherò di far ridere a tutti i costi, ma mi avvicinerò a Todero fidandomi del mio istinto di attore, senza pensare troppo e cercando solo di “sentire l’odore del personaggio”.
E’ possibile acquistare i biglietti dello spettacolo presso la biglietteria del Teatro Nuovo da sabato domenica 8 marzo fino alla data della rappresentazione, ogni pomeriggio, dalle ore 16,30 alle ore 20,30, oppure con carta di credito, telefonando in biglietteria o collegandosi al sito : www.sanmarinoteatro.sm Per informazioni : biglietteria Teatro Nuovo tel. 0549 88 5515
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