Per San Marino quella del
avrebbe potuto essere l’occasione per ‘fare interventi radicali sul rapporto di lavoro e sullo stato sociale perseguendo due obiettivi: 1° produrre più ricchezza; 2° adeguare i salari ai livelli europei‘.
Così Giuseppe Della Balda su La Tribuna Sammarinese.
Invece ‘si concorderanno aumenti salariali insignificanti, si aumenterà il costo per le imprese, si faranno nuove elemosine, si aumenterà il reddito dei disoccupati senza procurare posti di lavoro utili ai sammarinesi, le cose insomma resteranno come sono e solo ‘qualcuno ne trarrà beneficio’‘.
Tutto perché per il cambiamento ‘la volontà manca proprio nelle componenti del tavolo tripartito dove si continua con il rivendicazionismo spicciolo, e senza futuro anziché progettarlo. ‘