Gli EuroPopolari per San Marino soddisfatti per i risultati dei referendum

Gli EuroPopolari per San Marino soddisfatti per i risultati dei referendum

Gli EuroPopolari per San Marino esprimono viva soddisfazione per l’esito dei referendum celebrati ieri 16 marzo 2008, le indicazioni di voto espresse dal nostro partito sono state nei fatti condivise dal corpo elettorale, che con il suo voto ha dato un chiaro segnale al sistema politico sammarinese.


Gli EuroPopolari per San Marino hanno considerato inopportuno e non serio il tentativo di modificare, a colpi di referendum, una riforma di recente approvazione, quale quella sull’occupazione e sulla formazione, che presenta elementi di fondamentale importanza per il mercato del lavoro sammarinese. Responsabilmente ribadiamo che in futuro sarà dovere della politica avviare una seria riflessione per verificare, dati alla mano, se gli effetti prodotti dalla riforma presentano aspetti distorsivi o lesivi della dignità della persona e del lavoratore, o se essa verrà utilizzata in modo strumentale dalle imprese al solo fine di abbattere il costo del lavoro. I dati al momento disponibili ci parlano invece di un notevole miglioramento rispetto alla situazione preesistente alla riforma approvata nel settembre 2005.


Gli EuroPopolari per San Marino considerano positivamente la chiara indicazione fornita dai cittadini nel mantenere il principio della concertazione e della contrattazione come strada maestra affidandogli il compito di definire gli aumenti retributivi. In modo particolare in questo periodo caratterizzato da un sensibile caro vita, si rende necessaria una attenzione e una tutela per le retribuzioni più basse, che non sarebbe stato possibile esercitare se fosse stata reintrodotta, come chiedeva il quesito referendario, la scala mobile.

Gli EuroPopolari per San Marino esprimono inoltre soddisfazione per il risultato registrato sul quesito referendario che chiedeva la riduzione delle preferenze elettorali da 3 ad 1 (circa 1200 SI in meno rispetto all’identico quesito presentato il 3 agosto 2003) il quorum dei SI per la l’accoglimento del quesito non è stato nemmeno avvicinato, segno evidente che l’elettorato ha condiviso i nostri dubbi e le nostre perplessità nell’identificare la preferenza unica come antidoto alle cordate elettorali o come elemento favorevole all’ingresso in Consiglio Grande e Generale di persone nuove. A tal proposito dobbiamo esprimere profondo rammarico per le accuse gratuite rivolte anche al nostro Gruppo Consiliare durante la campagna referendaria; espressioni quali: “Consilieri spingibottone”, “Consilieri presenti in Consiglio a traino di capibastone”, pronunciate in maniera demagogica, qualunquistica e offensiva non hanno nemmeno la parvenza di quel minimo di serietà e pacatezza che chi fa politica dovrebbe sempre cercare di preservare. Quando le argomentazioni mancano il ragionamento lascia purtroppo il posto alla arroganza e alla supponenza.


Ci siamo sempre astenuti dall’esprimere giudizi irrispettosi nei confronti di chicchessia, non abbiamo mai pensato di essere i depositari della verità. Abbiamo solo espresso indicazioni di voto frutto del nostro confronto interno, in coerenza con normative recentemente adottate che avevamo sostenuto, maturate con la responsabilità con cui cerchiamo di affrontare temi fondamentali per la nostra società.

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