I Democratici di Centro reagiscono alla Festa della Amicizia

I Democratici di Centro reagiscono alla Festa della Amicizia

COMUNICATO


E’ fin troppo facile seminare calunnie quando gli interlocutori non sono allo stesso tavolo. Ma, oltre che di semplificazione, questo atteggiamento ci sembra anche indice di evidente fragilità e di inadeguatezza al confronto. Dalla Festa dell’Amicizia del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, conclusasi con il “pontificale” del Segretario Politico, Pasquale Valentini, sono ripetutamente arrivati attacchi premeditati, ancorché prevedibili, nei confronti di chi, non essendo stato invitato perché evidentemente indesiderato, non poteva di conseguenza difendersi. Così sono stati architettati i dibattiti politici, così sono stati centellinati gli inviti ai Partiti e ai Movimenti, così si è chiusa la Festa, con un intervento colmo di demagogia e di qualunquismo. Può apparire incredibile, ma il P.D.C.S. sta assumendo le sembianze dei vecchi partiti leninisti, che in oltre sessant’annni di storia – come piace dire a Valentini – i democristiani, quelli veri, hanno contrastato e cercato di scardinare. Il dissenso, nello stesso P.D.C.S., non esiste e, quando si manifesta, viene sistematicamente ignorato o, ancor peggio, schernito. Se poi il Gruppo consiliare, in pochi mesi, si riduce di quasi la metà, si riesumano, loro malgrado, i miti del passato, minimizzando il tutto e facendo credere che chi esce da un’organizzazione politica è una persona inaffidabile e sleale. Che non è niente di più e niente di meno dell’ interpretazione aggiornata, ma fedele, del centralismo democratico in auge negli ex Partiti Comunisti. Succede così che il P.D.C.S. manchi un’ ulteriore occasione per fare un minimo di autocritica, mentre Valentini perde l’ennesima opportunità per affrancarsi dai reali padrini del Partito. Serve una conferma? Chi si rivede, giovedì sera, a palare di moralità per conto dei democristiani e ad ergersene a paladino? Un personaggio che, a nostro giudizio e non solo, non pare avere minimamente le carte in regola per farlo e neppure i titoli per inveire contro chi, per ragioni politiche, ma in egual misura morali, ha preso le distanze da quel Partito. Il fatto che il P.D.C.S. riproponga, in una circostanza tanto significativa, una figura non certo esemplare sul piano morale, dimostra inoltre, se ce ne fosse bisogno, che i virtuosi propositi di Valentini sono utopie belle e buone, perché il “suo” Partito e soprattutto i potenti che lo padroneggiano hanno tradito gli elettori e i valori di cui il Segretario Politico si pone come severo custode. In quel Partito – tutti ormai lo hanno compreso, fuorché l’ultimo giapponese – non ci sono più le minime condizioni per portare avanti un programma politico nuovo e, men che meno, le opportunità per confrontarsi e fare scaturire idee originali. E neppure la coerenza è considerata un valore, salvo per chi, guarda caso per coerenza, sceglie altri percorsi! Se, infatti, si tiene conto delle posizioni ufficiali, il P.D.C.S. parrebbe impegnato a costituire un polo di centro-destra. Ma c’è, in quel Partito, anche chi, come in una sorta di “ Second Life” virtuale, si ostina a immaginare alleanze totalmente diverse da quelle consacrate negli atti ufficiali. E, muovendosi in questa direzione, coltiva la convinzione di poter riattivare, attraverso rapporti personali ormai logori, la continuità del proprio “interesse generale”. E’ questa la coerenza? E’ questo il volto nuovo di un ex grande Partito? E perché mai gli accusatori e gli accusati di pochi mesi addietro oggi si ritrovano festosi, come se nulla fosse accaduto, e paiono uniti da una rigenerata e granitica amicizia? Noi non possiamo quindi sottrarci al dovere di rilevare queste contraddizioni, soprattutto a beneficio di chi non avesse ancora ben capito cosa è successo e cosa sta succedendo in quello che, fino a ieri, è sempre stato “il Partito di maggioranza relativa” nel nostro Paese. E questo nostro dovere ci impone, una volta di più, di affermare la bontà e l’ineludibilità della nostra scelta, compiuta anche per dare voce a tutti coloro che non si riconoscono in un sistema dove si vorrebbe continuare a far prevalere i personalismi sospetti, i disegni e gli interessi delle lobby, gli espedienti misteriosi, con il malcostume eretto a regola.

San Marino, 20 agosto 2007

IL GRUPPO DEI DEMOCRATICI DI CENTRO

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy