I Popolari Sammarinesi analizzano la situazione politica che si è venuta a creare dopo la campagna referendaria conclusasi con le votazioni del 16 marzo.
“Tutte le consultazioni elettorali hanno una valenza politica. Compreso il referendum del 16 marzo scorso. Per questo, i 7600 sì, che hanno sfondato il muro della campagna astensionistica e non si sono lasciati intimidire dal braccio di forza innestato dai conservatori, hanno un grande peso.
Ma questo risultato vuol anche dire che non si potrà più parlare di moralizzare il voto estero, che rimane terreno di conquista dei grandi manovratori e che continuerà a riservarci scene come quelle del 6 giugno 2006, vergognose per la democrazia e per i diritti umani. Anzi, peggio, si stanno già cercando nuovi territori di pascolo.
Questo vuol anche dire che il sistema delle cordate continuerà a viziare la composizione del Consiglio Grande e Generale, con i poteri forti ”
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