Il Credito Industriale Sammarinese, banca della Repubblica di San Marino, di proprietà della Cassa di Risparmio di Rimini, è stato presentato come un punto dolente nella relazione dei commissari alla assemblea degli azionisti Carim, alla stregua della stessa Carim.
E’ stato detto infatti: L’approfondito esame condotto da questi Commissari sui portafogli crediti della Banca e del CIS Credito Industriale Sammarinese SpA – che più marcatamente hanno risentito dell’attuale crisi del sistema economico-finanziario per effetto delle pregresse scelte gestionali e organizzative – ha comportato un significativo aumento delle rettifiche, tanto
che il patrimonio consolidato di vigilanza della Banca al 30 settembre 2011 si è ridotto a
euro 175,1 milioni (pari a un coefficiente complessivo del 5,30%), contro un patrimonio di vigilanza al 31/12/2009, ultimo bilancio approvato dai Soci, pari a euro 396,6 milioni.
Confermato il proposito di cedere l’istituto sammarinese: Nell’ultimo periodo sono pervenute manifestazioni di interesse per l’acquisto dell’intera partecipazione detenuta dalla Banca nel CIS, per le quali sono in corso le valutazioni dei Commissari Straordinari.
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