La holding non s’ha da fare. La pensa
cosi’ Eugenio Pari, consigliere comunale a Rimini per il Pdci che
boccia l’intenzione dell’amministrazione di finanziare opere e
investimenti per un valore di 17 milioni di euro con i proventi
che deriverebbero dalla costituzione di una Holding. Questa
societa’- riassume Pari in una nota- dovrebbe incamerare tutte le
azioni delle aziende partecipate di cui il Comune e’ socio o
proprietario.
Ma per il consigliere si tratta di un’operazione
sbagliata, non percorribile e pericolosa per il bilancio del
2009 e per molti bilanci a venire. Perche’? Con la costituzione
della Holding assisteremmo ad un allungamento della catena delle
responsabilita’ composta da un soggetto in piu’, infatti ci
sarebbero il Comune, la holding e le societa’ operative. E
questo allungamento piuttosto che produrre efficienza
produrrebbe ulteriore deresponsabilizzazione di fronte ai
disservizi e alla formazione delle tariffe.
Inoltre, ricorda Pari, la finanziaria del 2008 vieta ai
Comuni la costituzione di nuove societa’. Questa situazione
produrrebbe un allentamento dei controlli gia’ oggi molto debole
a doppio svantaggio dei cittadini che vedrebbero aumentare le
tariffe e svalutare il valore delle delle azioni delle aziende di
cui sono proprietari.
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