“Il grande successo della democrazia e …… la clamorosa batosta del Patto per San Marino”

    I 13.329 cittadini che si sono recati alle urne, ai quali va la nostra totale riconoscenza, hanno deciso l’abrogazione della legge che dava mano libera al governo e alla maggioranza per vendere i terreni di proprietà dello Stato.
    I 12.166 cittadini che hanno votato SI, raggiungendo il 92,37% dei voti, hanno inflitto una clamorosa batosta al Patto per San Marino e al governo, la cui invocazione al NO ha ottenuto un misero 7,63%.
    La giornata referendaria del 27 marzo ha rappresentato un grande successo della democrazia e un atto di assunzione di responsabilità diretta da parte dei cittadini che hanno voluto correggere un grave “errore” del governo come l’ha definito sinceramente un esponente della maggioranza che, nelle urne, è diventata una piccolissima minoranza sostenuta da appena 1005 voti.
    Il risultato referendario, dunque, impone una riflessione politica, completamente elusa dalle fumose dichiarazioni degli esponenti del Patto. Il Paese reale non accetta la gestione autoritaria ed irresponsabile del governo e manda un segnale forte di dissenso che va ben oltre la dissennata gestione politica del territorio condotta dall’attuale maggioranza.
    Noi Socialisti Riformisti siamo convinti che a questo punto non sia più sufficiente voltare pagina. Bisogna cambiare libro per determinare urgentemente una svolta democratica all’insegna della legalità, della trasparenza, del rinnovamento e delle riforme con l’obiettivo di salvare la nostra Repubblica da una crisi economica e sociale senza precedenti.
    Noi Socialisti Riformisti non intendiamo assolutamente far cadere nel vuoto il desiderio di cambiamento espresso inequivocabilmente nella giornata di ieri da una larghissima parte del popolo sammarinese.
    Rivolgiamo, infine, un sentito ringraziamento al Comitato Promotore per l’impegno e la tenacia dimostrati nel corso della campagna referendaria, che hanno consentito di raggiungere un risultato straordinario nonostante alcune evidenti interferenze messe in campo dalla compagine di governo.
Repubblica di San Marino, lì 28 marzo 2011